Maria Kiraly

Founder Executive

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Il Glicine di Laura

2020-04-17 15:39:02

Il glicine è uno tra gli arbusti ornamentali più belli e diffusi al mondo. Questa fioritura spettacolare la mia amica ha ottenuta dopo 15 anni di cura. Come si coltiva il glicine?

Come coltivare il glicine?

il glicine può essere coltivato in vaso o in piena terra, ma bisogna tenere conto che il glicine è una pianta estremamente vigorosa, che tende a espandersi moltissimo, e

ha un fusto flessibile che necessita di un sostegno per poter proliferare. 

Per quanto riguarda l’impianto i  piena terra, il glicine può essere messo a dimora durante tutto l’anno, ma il periodo migliore per farlo è l’autunno o l’inverno, entro il mese di marzo.

Si scava una buca del diametro di almeno 50-60 centimetri, con un fondo di ciottoli e argilla espansa, unendo al terreno del letame e 200-300 grammi di concime a lenta cessione. Una volta piantato occorre irrigare abbondantemente, accertandosi che la zolla che abbiamo trapiantato dal vaso sia effettivamente bagnata.

Il glicine predilige un’esposizione in pieno sole, ma tollera anche le posizioni a mezzombra o completamente ombreggiate. In questi casi, però, la fioritura sarà rallentata e avverrà in modo meno generoso rispetto allo sviluppo di una pianta sottoposta all'azione diretta dei raggi solari.

Il terreno ideale per il glicine è morbido, fresco e ricco di materiale organico, non tollera i terreni calcarei, poiché le sue radici faticano ad assorbire il ferro che vi è contenuto.

In questo caso il glicine può contrarre la clorosi fogliare, non una vera e propria malattia ma una fitopatia che si manifesta attraverso un ingiallimento delle foglie. Per debellarla completamente, è necessario distribuire nel terreno solfato di ferro e zolfo, rispettivamente in quantità di 50 e 100 grammi per metro quadrato.

Nei primi due o tre anni di vita, il glicine andrà concimato abbondantemente con fertilizzanti polivalenti ricchi di azoto, fosforo e potassio.

Successivamente, invece, è molto importante eliminare l’integrazione di azoto, giacché questa pianta, come tutte le leguminose, è in grado di auto produrre questo elemento grazie ad un rapporto simbiotico con alcuni batteri azoto fissanti presenti nell'apparato radicale.

Un apporto ulteriore favorirebbe una crescita eccessiva della pianta e del fogliame a discapito della fioritura.

Per ottenere un risultato più gradevole e armonico, il glicine va potato due volte l’anno: alla fine dell’inverno, entro febbraio, e successivamente va eseguita una potatura verde durante il periodo estivo.

La potatura invernale va effettuata una volta che il glicine abbia perso tutte le foglie: bisogna accorciare i rami che abbiano un anno di età, lasciando solo 4-5 gemme. Inoltre vanno eliminati i rami secchi, malati o danneggiati e gli eventuali polloni.

In estate si procede a una potatura leggera, a scopo contenitivo, in modo da rendere lo sviluppo vegetativo più ordinato e armonico.