Gli esperimenti di Benveniste dimostrarono che così come alcune persone inibivano le attrezzature, altre persone erano in grado di migliorarle. Lo scudo, originariamente creato per fermare le influenze negative, aveva bloccato anche quelle positive.
Benveniste notò che l'unica sostanza vicino al robot in grado di raccogliere attività positiva o negativa era il tubo dell'acqua, quindi chiese al tecnico del laboratorio di tenere il tubo in tasca per due ore, quindi mise il tubo nella macchina, fece uscire l'uomo dalla stanza e sollevò lo scudo. Successivamente, gli esperimenti del robot funzionarono il 100% delle volte.
Questi eventi sull'effetto gremlin non sono così inverosimili, considerando i moltissimi dati raccolti dal defunto Robert Jahn, ex decano dell'ingegneria che gestiva il laboratorio PEAR di Princeton, dimostrando così che l'intenzione umana ha la capacità di rendere più casuale il lavoro dei computer anche quando l'intenzione non è cosciente o intenzionale.
La coscienza vivente potrebbe avere un effetto importante sulla tecnologia dei microprocessori, che ora è squisitamente sensibile. I più piccoli disturbi in un processo quantistico possono essere altamente distruttivi. Quindi oggi, assicurati di dire al tuo computer e smartphone di passare una buona giornata!
L'articolo è stato tratto da "Are you an angel or a gremlin?" di Lynne Mc Taggart pubblicato qui,
riassunto e tradotto da Maria Grazia Mauri. La prima parte è pubblicata qui