Dal 1865, dopo l’abolizione dello schiavismo, erano in vigore negli Stati Uniti norme di segregazione razziale con le quali le autorità locali imponevano alla comunità degli afroamericani regole di vita e di comportamento sociale in condizioni di inferiorità rispetto alla comunità dei bianchi. Dagli anni 30-40 il movimento per i diritti civili si batteva per una società più giusta e più aperta, ma i risultati non erano ancora incoraggianti. L’arresto di Rosa Parks scosse profondamente una comunità ormai al limite della sopportazione e diede il via ad una serie di proteste, scioperi e manifestazioni alla cui organizzazione partecipò e contribuì anche il giovane pastore protestante Martin Luther King.
Ma il coraggioso gesto di Rosa Parks fu pagato a caro prezzo: a causa delle ritorsioni dei bianchi nei suoi confronti Rosa perse il lavoro e fu costretta a trasferirsi dalla città in cui viveva. Eppure con il suo gesto un nuovo percorso di vita sociale era stato tracciato e furono raggiunti i primi risultati politici. Rosa è passata alla storia come “la madre del movimento dei diritti civili”.
Oggi l’autobus, lo stesso sul quale viaggiava Rosa quella sera, è visibile a Dearborn, nel Michigan, nella sede del museo Henry Ford, dove il bus GM numero 2857 è custodito dal 2001 per ricordare che anche con un piccolo gesto si può cambiare il mondo. Basta averne il coraggio.