Racconto maledetto n. 4 - Diario di un nerd anni 90 - Quarta parte

Roma, 16 giugno 1990

Contro tutti i miei più radicati ed autolesionisti, pessimistici, convincimenti sull’immutabilità del destino dell’individuo, la giornata odierna ha dimostrato l’esatto contrario, ossia che non c’è niente di predefinito, che la sorte è imprevedibile e che la volontà umana può volgere a proprio favore coincidenze ed imprevisti. Infatti avrebbe dovuto essere una giornata pallosissima, coincidendo due eventi che, pur volendo evitare come la peste, non potevo scansare: il matrimonio della professoressa di lettere in mattinata ed il compleanno di mia madre in serata. Nel tentativo di limitare i danni, ieri sera avevo pensato bene di chiedere a mia madre di venirmi a prendere con la macchina al termine della cerimonia, che si sarebbe svolta a Vermicino e quindi vicino a casa di mia madre, che si trova a Morena. Detto e fatto, ne ho approfittato per dare un passaggio fino al capolinea della metropolitana a Riccardo e Gloria che, al pari mio e di altri sventurati compagni di classe, avevano assistito alla cerimonia (cerimonia farsa, con un prete rozzissimo che avrebbe potuto interpretare il ruolo del macellaio nei films di Verdone. Del resto che c’era da aspettarsi da una prof comunista?). Gloria è un bel bocconcino che prima di oggi avevo trascurato, un po’ perché, avendo nel fisico i suoi punti forti (la bellezza del volto, caratterizzato da un sensuale contrasto fra occhi vedi e capelli rossi, è però diminuita dalle imperfezioni del naso e della bocca) soltanto l’estate l’ha valorizzata, ma soprattutto perché è la compagna di banco di Francesca, la ragazza della quale sono (segretamente) innamorato. Vabbè, tanto premesso, io cavallerescamente avrei voluto far sedere Gloria sul sedile anteriore, mentre io e Riccardo ci saremmo seduti dietro, ma Gloria ha replicato che preferiva accodarsi dietro. A quel punto io ho mandato Riccardo davanti e mi sono seduto dietro con a lei. Gloria indossava una maglietta ultraaderente ed una minigonna cortissima che ne esaltavano le turgide sinuosità al punto che si sarebbe arrapato mio nonno (che ha più di 80 anni), figurati il sottoscritto…E’ stato peggio del supplizio di Tantalo, perché se alla guida ci fosse stato un pincopallo qualsiasi e non mia madre avrei senz’altro allungato le mani ed invece, così, c’ho dovuto provare in maniera più soft, con dei complimenti per il vestito, per la sua pelle fresca, rosea e profumata ecc. Però di positivo le ho strappato una promessa a vederci una di queste sere e la notizia (per ora segretissima e tutt’altro che ufficiale) che a settembre lei, quasi certamente, si trasferirà in Molise, sua terra d’origine e quindi, non sarà più in classe con noi. Tu capisci, caro diario, quanto la situazione sia propizia perché io, a questo punto, posso tranquillamente avere una tresca estiva con Gloria, senza che Francesca ne sappia nulla e poi il prossimo anno scolastico provarci con quest’ultima, se mai troverò il coraggio necessario…

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