Marco Falasca

La scommessa - Episodio 12: rischio totale

2019-09-19 08:23:31

Edoardo ha scommesso con Darklight che riuscirà a sedurre Sara. Per farlo mette in atto un piano tanto diabolico quanto pazzesco e soprattutto rischioso. Il proposito che si accinge ad attuare, infatti, prevede...

LA SCOMMESSA - EPISODIO 12 - RISCHIO TOTALE


Un impercettibile rumore alle sue spalle lo fece trasalire: si gettò a terra ,si nascose dietro una Jeep. Da lì, accertò la presenza di un guardiano. Pensò con sarcasmo: "Ma guarda come è premuroso De Diavolis nei confronti dei propri ospiti…". Dopo aver atteso che il guardiano si fosse allontanato, estrasse il coltello "American Marine's", che a volte - quando glielo suggeriva l'intuito - portava con sé, ben nascosto dai pantaloni "a zampa di elefante" i quali, indubbiamente passati di moda, erano comunque adatti a celare un'arma. Accortosi che il guardiano era impegnato a spostare alcune vetture, ne approfittò immediatamente e raggiunse l'auto di Sara. Poi, sdraiatosi sotto il vano motore, cominciò a svitare con il coltello i bulloni che fissavano la lamina di protezione della coppa dell'olio. Terminata tale operazione, ragionò: "Ora viene il difficile. Non posso rompere la coppa, che è composta di ghisa e di alluminio, con la lama: dovrò utilizzare il gas contenuto nel manico del coltello. Sarà pericolosissimo. A parte il fatto che il guardiano potrebbe notare il bagliore della fiamma, il rischio più grave lo correranno i miei occhi in quanto, sostanzialmente, utilizzerò una fiamma ossidrica senza alcuna protezione. Inoltre, qualora non riuscissi a fermarmi prima di fondere completamente la coppa, l'olio potrebbe bruciare, la macchina incendiarsi ed io con essa! Forse sto osando troppo: e per chi poi? Per una ragazza qualunque, bella ma comune, di quelle che se ne trovano a decine…No! Non devo ragionare in questo modo, da perdente: perché qualunque sia l'obiettivo,  non importa se infimo o superbo, una volta che si è iniziato a combattere per conseguirlo, non ci si ferma, anche se il prezzo dovesse essere la vita. Dunque cominciamo".

Edoardo, sudando freddo, aprì una valvola nel manico del coltello e diede fuoco al getto gassoso che ne uscì: la fiamma gli lambì la faccia. Iniziò a fondere la coppa dell'olio. Ci vollero meno di tre minuti per finire l'operazione, ma gli parvero un'eternità. In quel breve lasso di tempo, ogni scintilla che gli sfiorava il volto, ogni goccia di metallo fuso che gli cadeva vicino alla mano, ogni  più sottile rumore che lasciasse presumere la presenza altrui, furono per lui delle fitte al cuore. Senza più fiato per la paura, spense la fiamma e sferrò una coltellata al sottile strato di ghisa che era rimasto integro. Fu un errore: l'olio cadde sulla sua camicia macchiandola. Rialzatosi, imprecò contro se stesso: "E adesso? - si domando in un silenzio assordante di angoscia – Non posso farmi vedere in queste condizioni: come potrei giustificare questa chiazza d'olio sulla camicia?". La situazione stava precipitando: avvedendosi che il posteggiatore stava tornando indietro, senza la benché minima esitazione raccolse la lamina di protezione della coppa dell'olio e con un balzo felino, sparì dietro una Mercedes. Ciò, naturalmente, non risolse il suo problema. "Sono nei guai - pensò con il cuore che batteva come un martello pneumatico impazzito - Se rientrassi in queste condizioni, mi chiederebbero come e dove mi sono sporcato. Certo, potrei inventare una scusa, anche se al momento non me ne viene in mente neanche la più banale. E comunque sarebbe inutile: quando Sara noterà la coppa dell'olio spaccata, qualcuno metterà in relazione le due cose ed io sarò perduto. Cioè: non solo non riuscirò a sedurla, ma dovrò anche pagarle i danni. Per non pensare al crollo che avrà la mia immagine…Che sputtanamento colossale! E' la fine. Perderò. Perderò l'orgoglio, la dignità e nella peggiore delle ipotesi, anche l'onorabilità, qualora Sara decidesse di denunciarmi per danneggiamento. Devo stare calmo. Ora più che mai è il momento di essere freddo come il ghiaccio, per sconfiggere l'avverso destino. Ragioniamo. In tasca ho le chiavi della Pegeout : possono servirmi? Non ho portato una camicia di ricambio e l'unica cosa che ho nel bagagliaio è una copia della litografia "Salita e discesa" di Escher: un dono che avrei voluto offrire a Roberto all'inizio della festa, ma poi me ne sono dimenticato. Però, a pensarci bene, si tratta di un quadro abbastanza grande e quindi…". La mente di Edoardo, diabolicamente geniale, elucubrò una soluzione diabolica e sorprendente, che avrebbe dimostrato per l'ennesima volta  che egli non era un essere comune: bensì un individuo superiore, sprezzante del pericolo perché dotato di un'intelligenza luciferina. Corse verso la propria automobile, aprì il bagagliaio, vi ripose il coltello e prese il quadro di Escher. Poi…...(CONTINUA)