La scommessa - Episodio 11: scopriamo le carte !
Edoardo intuisce subito che non può fare domande troppo scomode e pericolose a Darklight, non nell'immediato almeno. E poi se vuole sedurre Sara ha bisogno di lui. Decide quindi di cambiare strategia e proporre al proprio interlocutore un gioco a carte (apparentemente) scoperte..
Episodio 11: a carte scoperte !
Edoardo e per tranquillizzare Massimo, disse: "Cambiamo discorso, non angustiamoci l'animo con questa feccia. Devo chiederti un favore" "Certo amico, quello che vuoi" annuì servilmente Darklight" "Oh, mi basta un'informazione - riprese secco Edoardo - Ascolta. Sara mi piace. E' molto carina, come Clara del resto. Forse quest'ultima ha una bellezza più abbacinante, dirompente, mentre Sara è più sfiziosa e sexy. Ad ogni modo, vuoi sapere perché conoscevo i loro nomi? Questa sera sono giunto qui prima di voi perché, prima che la maggior parte degli invitati fosse arrivata, avrei voluto parlare da solo con Roberto, in quanto non lo vedevo da molto tempo. Sennonché, invece di fare la cosa più logica e naturale, ossia entrare nella villa prima che la festa avesse inizio e parlargli, ho indugiato e sono rimasto nel parco. Perché? Non lo so. A volte non so spiegare il significato di certe mie azioni, le quali appaiono totalmente errate e prive di senso, di logica: è una specie di intuito, di percezione sensitiva che probabilmente non dovrei seguire…Eppure, tutte le volte che l'ho fatto non me ne sono pentito, anzi…Dunque mi trovavo nel parco e ho visto la tua donna scendere dall'automobile, un'Alfa Eagle. Sul momento Clara mi ha estasiato; ma prontamente sono tornato glaciale ed ho osservato che al volante c'era un uomo: tu. Poi ho assistito all'arrivo di Sara e ne ho dedotto che era giunta qui per conto suo. Se i miei rilievi sono esatti, come in effetti presumo che siano, sei pregato di indicarmi l'automobile di Sara (da questo lato del terrazzo, come avrai notato, si vede benissimo il parcheggio): questa è l'informazione che mi occorre". Per tutto il tempo durante il quale Edoardo aveva parlato, il volto di Darklight, dapprima semplicemente perplesso e dubbioso, si era andato riempendo di uno stupore sempre più forte, incommensurabile. Alla fine, esitando, Darklight rispose: "Complimenti per le tue doti di osservazione e di deduzione. L'auto di Sara è quella Fiat Koala laggiù in fondo: riesci a vederla?" "Perfettamente" annuì Edoardo. "Ed ora, ti dispiacerebbe dirmi cosa hai in mente?" domandò Darklight, dissimulando a stento una certa preoccupazione "Massimo, sei una persona intelligente! - rispose Edoardo in modo scostante - Pertanto ritengo che, se andrà come voglio, comprenderai tutto al termine della serata; ed io non voglio rovinarti la sorpresa” “Non capisco…quale sorpresa ? Cos’hai in mente ?” “Va bene, voglio accontentarti e soddisfare la tua curiosità. Ma tutto ha un prezzo. Ti propongo una scommessa” “Quale scommessa ?” esitò Darklight. “Scommettiamo che riuscirò a sedurre Sara e me ne andrò via dalla festa con lei ?”. Darklight rise rumorosamente, denotando una scarsa intelligenza e una ancor più scarsa capacità di valutare le persone. Quindi rispose “D’accordo: facciamo un milione di lire?”. “No niente soldi. O meglio: se dovessi fallire nel mio intento avrai il tuo milione, viceversa se riuscirò – e riuscirò – mi farai avere un invito per partecipare alla festa privatissima per le nozze d’argento dell’On.le Balzaretti” “E perché pensi che io possa farlo ?” domandò stupidamente Darkligkt, intuendo che Edoardo già sapeva la risposta “Lo sai benissimo, quindi gioca a carte scoperte” replicò infatti quest’ultimo con tono sprezzante. “E va bene – si arrese Massimo – seguito a non comprendere le tue oscure trame, ma accetto la scommessa: tanto non la vincerai”. “Questo è quello che credi” pensò Edoardo guardandolo glacialmente. Quindi i due si separarono ed appena Darlight scomparve dalla visuale Edoardo pensò: "Non dovrebbe vedermi, né sentirmi, nessuno: la notte è senza luna e il maestrale sta aumentando di intensità. Il rischio è comunque grande, ma il gioco vale la candela: se voglio sedurre Sara questa sera stessa, devo sabotare la sua automobile. Al secondo piano non c'è anima viva e questo terrazzo è lambito da un grosso ramo di pino. Coraggio!". Si guardò intorno, con circospetta prudenza; controllò attentamente che nessuno guardasse verso di lui, salì come un acrobata sulla balaustra ed afferrò il ramo. Il dolore provocato dalla scorza del legno, stretto a mani nude, lo spaventò e temette di cadere. Ma la presa tornò subito salda: a forza di braccia, si avvicinò al tronco dell'albero e lo cinse. Quindi, facendo attenzione a non sporcarsi di resina, si calò giù. Sceso a terra, recuperò fiato per un istante e si diresse verso il parcheggio. Un impercettibile fruscio alle sue spalle lo fece trasalire: si gettò a terra e......(CONTINUA)