Marco El Greco Del Barba

Founder Senior

"Planet or Plastic", la Mostra di National Geographic a Roma richiama alla consapevolezza di vivere il Mondo in modo Sostenibile

2019-10-21 14:03:14

Per un mese dal 18 ottobre Il Complesso di Vicolo Valdina in Campo Marzio ospita una mostra di National Geographic in una selezione di immagini che testimoniano l'impatto ambientale della plastica e la necessità di un suo uso consapevole e responsabile. Per un mondo più pulito e sostenibile !

Leggera, resistente, economica: la plastica ci ha cambiato la vita. Dall'elettronica alla sanità, fino ai trasporti e al più semplice oggetto di consumo oggi non possiamo più farne a meno, ma quella prodotta dalla sua invenzione a oggi, riciclata solo in minima parte, si sta accumulando nell'ambiente. Fino ad oggi ne sono state prodotte 8,3 miliardi di tonnellate, di cui 6,3 sono diventati rifiuti che possono rimanere nell'ambiente anche per 400 anni, eccezion fatta per le plastiche biodegradabili che, però, iniziano a trovare diffusione solo più di recente. La plastica che finisce in mare mette in pericolo la vita degli degli animali marini, si accumula in grandi isole galleggianti e, con il tempo, si rompe in pezzi sempre più piccoli che vengono ingeriti da pesci, cetacei, uccelli.


La mostra "Planet or Plastic?", dopo la prima tappa di Bologna, arriva a Roma presentando immagini di denuncia verso questa vera e propria emergenza ambientale causata dalle plastiche monouso e/o abbandonate.


L'esposizione accompagna lo spettatore in un percorso articolato in una quarantina 


di foto volte a provocare una riflessione sulla gestione non sempre sostenibile dei materiali plastici. Otto i temi toccati dagli scatti, dalla quantità di plastica prodotta nel mondo all’impatto sull’ambiente e sulla catena alimentare, dal riuso all’educazione individuale e collettiva.


Curata da Marco Cattaneo, direttore del mensile National Geographic Magazine Italia, e dalla redazione, con la collaborazione della scrittrice e documentarista Alessandra Viola – la mostra alterna le fotografie dei grandi reporter di National Geographic all'originale lavoro artistico di Mandy Barker, che ha scelto di raccogliere rifiuti di plastica da tutto il mondo per un progetto fotografico di eccezionale valore estetico e al tempo stesso di grande impatto emotivo. Il progetto di Mandy Barker si propone, infatti, di stimolare una risposta emotiva nello spettatore, combinando la contraddizione tra l'attrazione estetica e la consapevolezza delle inquietanti statistiche di plastiche disperse senza confini. Tutte le plastiche fotografate da Barker sono state recuperate dalle diverse spiagge del mondo e rappresentano un vero e proprio progetto globale.


La mostra, resa possibile anche grazie alla collaborazione con BASF Italia (BASF è tra le prime aziende a realizzare polimeri biodegradabili e tra i fondatori dell’Alliance to End of Plastic Waste, un’organizzazione che riunisce 30 tra le più importanti aziende al mondo impegnate nella lotta al marine littering con un investimento di oltre 1 miliardo di euro), è parte dell'omonima campagna internazionale lanciata da National Geographic, che vede anche Marco Mengoni impegnato come ambasciatore.