C'è a mio avviso una schizofrenia di fondo nelle decisioni che vengono prese in questa società.
Schizofrenia che è appunto una malattia dell'Anima (la grande "invisibile"), una incapacità di vedere i collegamenti e le relazioni con il tutto: si vuole, ma non si vuole. Si vive, ma non si vive.
E restiamo bloccati in un vicolo cieco, come la farfalla dalle ali di pane e burro in Alice nel Paese delle Meraviglie: che se si nutre, tuffandosi nel té leggero con panna che è il suo cibo, muore.
Ma se non si nutre, muore lo stesso.
Gli strumenti ci sono: il gioco, il Sacro, l'umorismo.
Alice, confrontandosi con il mondo di immagini che le si presentano, cresce. E le riconosce, alla fine: "Non siete altro che un mazzo di carte!". Nel suo buco, nella tana del bianconiglio, non ci sta più, è diventata troppo grande.
Credo infatti che anche l'Anima, che pur non si vede con gli occhi fisici, possa guarire. Possa uscire fuori dal dilemma, curandosi le sue malattie, non quelle del corpo. La guarigione del corpo, secondo scelte di equilibrio, verrà da sé.
Anzi, credo che si debba proprio partire da lì, dalla guarigione dell'anima.