MARCO BONETTO

Top Founder Executive

MARCO BONETTO

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Visioni future, visioni straordinarie

2019-06-07 08:37:02

Nel design è consuetudine progettare per prodotti che saranno sul mercato in un futuro a breve o a medio termine, ciò vuole dire prevedere contesti e tendenze dai 12 ai 48 mesi, apparentemente pochi ma molti se si pensa a come cambia rapidamente la nostra vita quotidiana e le nostre necessità.

Visioni future, visioni straordinarie

Nel design è consuetudine progettare per prodotti che saranno sul mercato in un futuro a breve o a medio termine, ciò vuole dire prevedere contesti e tendenze dai 12 ai 48 mesi, apparentemente pochi ma molti se si pensa a come cambia rapidamente la nostra vita quotidiana e le nostre necessità.

A questo dovete aggiungere che in passato il design era rivolto a uno o due generazioni, oggi, invece, dobbiamo confrontarci con ben quattro generazioni: I Traditional, I Call Me, gli Email me e i Text me, quattro generazioni assai differenti tra di loro e con approcci al prodotto differenti. A questo bisogna aggiungere che molto spesso bisogna affrontare culture di paesi  e scenari di mercato differenti tra loro.

Uno sforzo immane per la creatività che resta sempre e comunque vincolata ad aspetti industriali/produttivi, tecnologia, costi produttivi, materiali etc etc… Una missione apparentemente molto difficile che però il design, attraverso la propria metodologia e i propri processi, ha imparato a gestire. Molto spesso si elogiano prodotti dove la creatività è più libera, come ad esempio l’arredo, elogiando molto meno prodotti complessi che grazie al design supportano la nostra vita o la rendono migliore.

Nella mia vita professionale mi sono sempre definito un po visionario, nel senso che ho predetto cosa poteva accadere nei 20 anni successivi, e le mie predizioni si sono sempre avverate, questo lo fatto non per criticare il design “facile” ma per sollecitare una attenzione e una ricerca affinche potessimo affrontare al meglio le necessità che si sarebbero presentate. La visone del futuro è fondamentale per un designer che vuole innovare, che cerca le sfide impossibili e che non placa la sua sete di non fare le stesse cose o le cose banali, magari con l’angolino spigoloso o un po più arrotondato.

Oggi la mia attenzione è rivolta ad un argomento di cui pochi ne parlano, ma che sconvolgerà l’intera umanità del nostro pianeta, da alcuni anni ci sono tre famosi billionaire che investono su qualcosa che cambierà la vita delle future generazioni. Jeff Bezos, Elon Musk e Richard Branson, tre nomi legati a colossi come Amazon, Tesla e Virgin, ma anche a 3 nomi, a molti di voi sconosciuti, come Space X, Blue Origin e Virgin Galactic.

Il design dovrà affrontare i temi di progetto legati al trasporto nello spazio, ai lunghi viaggi, alla vita e al lavoro su altri pianeti o a bordo di navicelle, temi progettuali di cui non conosciamo nulla e dove l’esperienza dell’uomo non esiste e quindi non è possibile prelevare da uno storico esperienziale.

Mi dispiace che per ragioni di età io non potrò vivere l’esperienza straordinaria di realizzare progetti di design per questi scenari, e quindi per ora mi limiterò ad osservare e a sperimentare sollecitando dibattiti e confronti nel mondo del design, ma ai giovani dico di osservare cosa sta accadendo perché forse loro e i loro figli, i futuri designers, avranno l’arduo compito di contribuire al cambiamento dell’umanità.

Marco Bonetto@Copyright 2019