Marco Alemanno

Top Founder Senior

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Fisioterapia e Osteopatia: quali sono le differenze?

2019-06-01 16:10:34

Quante volte vi è capitato di non capire da chi andare per poter risolvere un problema fisico? Facciamo un po’ di chiarezza!

I consigli dell'osteopata

Si tende a fare molta confusione tra le varie figure professionali che lavorano nel campo della salute e del benessere. Si tende a sovrapporre la figura del fisioterapista e quella dell’osteopata, come se le due professioni fossero diverse solo nel nome.

Ma esistono differenze sostanziali che riguardano vari aspetti: il campo di applicazione, il tipo di approccio, i sistemi corporei che vengono presi in considerazione, gli strumenti.


  • Il campo di applicazione: la prima distinzione sta nel fatto che l’osteopata opera in un contesto di fisiologia e non di malattia, mentre il fisioterapista lavora principalmente nel patologico; il fisioterapista è più idoneo a trattare strappi, fratture, esiti di traumi, esiti di interventi…


  • Il tipo di approccio: il fisioterapista ha un approccio locale, basato sul trattare la zona dolorosa o il segmento corporeo vittima di dolore o lesione. L’osteopata ha un approccio di tipo globalistico, tende a valutare e trattare la causa del sintomo doloroso, e non il sintomo in maniera isolata.



  • I sistemi corporei presi in considerazione: la principale sede di trattamento del fisioterapista è il sistema muscolo-scheletrico o, nel caso del linfodrenaggio, sul sistema dei liquidi. Per l’osteopata possiamo classificare i diversi sistemi di trattamento in:

– sistema strutturale (ossa, muscoli, tendini, legamenti, ecc.);

– sistema viscerale (inteso come l’insieme delle fasce che avvolge gli organi);

– sistema cranio-sacrale (che comprende il trattamento delle meningi e il ritmo      respiratorio primario che ne da mobilità e mette tutto in connessione);

– sistema neurovegetativo (che comprende una serie di tecniche che stimolano le funzioni interne).


  • Gli strumenti: il fisioterapista oltre che delle tecniche manuali come massaggio, mobilizzazioni, drenaggi linfatici, si avvale dell’utilizzo delle terapie fisiche, macchine che emanano energie di diverso tipo a scopo curativo e rigenerativo (Tecar, Laser, Ultrasuono, ecc). Il lavoro dell’osteopata si basa esclusivamente sull’uso delle mani, grazie all’utilizzo di tecniche dirette, i thrust, ossia la classica manipolazione che crea il rumore tra le ossa, e le tecniche indirette, meno impulsive, basate sullo stiramento delle fasce, sul ridare mobilità a visceri, o alle stimolazioni sul sistema autonomo.

Questo ci può chiarire che le due figure posso trattare uno stesso sintomo con tecniche ed approcci diversi.

Prendiamo un mal di schiena qualunque, è normale intuire che il fisioterapista valuterà con molta attenzione tutto ciò che è presente in prossimità del dolore. A differenza dell’osteopata che, a prescindere dal sintomo, andrà a fare comunque una valutazione dalla testa ai piedi del paziente. Questo perchè il metodo di indagine porta a ricercare la causa di quel mal di schiena ovunque, e non per forza in prossimità della zona di dolore.

Per acquisire maggior informazione un paziente può chiedere consiglio al suo medico di base che, a sua volta, deve dare un parere imparziale, per favorire esclusivamente la salute del paziente col miglior risultato.