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SONO A DIETA: NON MANGIO CARBOIDRATI

2019-09-03 15:19:31

Eliminare i carboidrati dall’alimentazione è un errore comune e non andrebbe mai fatto soprattutto per periodi prolungati. La quantità di carboidrati da assumere varia da persona a persona, non esiste una dieta valida per tutti e, soprattutto: NON ESISTONO DIETE EFFICACI IN CUI NON SI SOFFRA LA FAME

Per prima cosa chiariamo un concetto base: I CARBOIDRATI NON FANNO INGRASSARE.


Andiamo a conoscerli meglio.


CARBOIDRATI PIU’ COMUNI:

Monosaccaridi: glucosio (il più diffuso in natura), fruttosio (presente in frutta e verdura), galattosio (componente degli zuccheri del latte e derivati).

Disaccaridi: saccarosio (zucchero da cucina, formato da glucosio e fruttosio; la frutta e la verdura contengono sia glucosio, sia fruttosio), lattosio (zucchero del latte formato da galattosio e glucosio)

Polisaccaridi: amido (fonte energetica primaria dell’essere umano moderno), cellulosa (zucchero di struttura delle piante non digeribile per l’umano), glicogeno (zucchero di riserva degli animali, compreso l’uomo).


CARBOIDRATI COMPLESSI:

I carboidrati complessi sono quelli che contengono amido! Ovvero tutti i cereali (e derivati come pane, pasta e pizza) ed i tuberi (come le patate). 

CARBOIDRATI SEMPLICI:

I carboidrati semplici sono quelli formati da disaccaridi, quindi da zucchero da cucina, frutta, verdura e latte, nonché dai prodotti industriali come sciroppo di glucosio o fruttosio. Questa tipologia di zuccheri non dovrebbe superare il 10% in quanto per l’organismo non c’è alcuna differenza tra lo zucchero da cucina (inteso anche quello di canna!!!) e quello contenuto in un frutto. 

Lo zucchero non sazia ma apporta energia e appaga il cervello. Non ha senso, quindi, demonizzare lo zucchero o percepirlo come un veleno, essendo questo presente ovunque: sia in alimenti naturali, sia in alimenti industriali (anche nel prosciutto, per intenderci). Tutto sta nella quantità totale che si assume giornalmente e dall’insieme dei cibi che si introducono, intesi come complesso di nutrienti.

zucchero semplice per insaporire gli alimenti, lo troviamo: nei cereali della prima colazione, nelle bevande in lattina, nella passata di pomodoro ed in piccole quantità anche in tantissimi altri alimenti come il salmone affumicato ed i prosciutti.

MA TORNIAMO AL PUNTO: I CARBOIDRATI NON FANNO INGRASSARE.

Ovviamente, non fanno nemmeno dimagrire. Ciò che fa dimagrire è semplicemente un deficit calorico (introdurre meno calorie di quante ne si consuma) e ciò che fa ingrassare non è altro che un surplus calorico (introdurre più calorie di quante se ne consuma).

A questo punto diventa evidente che tutte le diete possono funzionare se si mantengono le calorie in deficit (in futuri articoli, poi, vedremo anche i possibili stalli o il perché un deficit calorico prolungato non funziona nel lungo periodo).

Va sottolineato, però, che si può avere la concezione che i carboidrati facciano ingrassare perché sono contenuti, il più delle volte, in alimenti disidratati che a parità di peso apportano molte calorie e un basso grado di sazietà (con il tempo parleremo anche della sensibilità insulinica e di come questa incida sul senso di sazietà dato da un bel piatto di pasta!).

Eliminare i carboidrati dall’alimentazione è un errore comune e non andrebbe mai fatto soprattutto per periodi prolungati. La quantità di carboidrati da assumere varia da persona a persona, dal proprio organismo, dallo stile di vita, dallo sport praticato e da un milione di altri fattori soggettivi. Non esiste, e non può eisistere, una dieta che sia valida per tutti e, soprattutto, non esistono diete efficaci in cui non si soffra la fame. Una persona a dieta ha fame. E’ ora che qualcuno lo dica e che si smetta di credere ai miracoli.