MandalaShaula

Arte & Intrattenimento

MandalaShaula

Arte & Intrattenimento

Dal caos ordinato all'ordine dinamico del mandala

2020-05-30 16:37:42

Quali sono i percorsi interiori che mi hanno portato dall’arte materica informale ai mandala creati con la tecnica del puntinismo?

'Caos Ordinato' di Emma Salvati

Ad un occhio superficiale, sembrerebbero due linguaggi espressivi diametralmente opposti. Ma il fil rouge è la ricerca: una ricerca che parte da una profonda introspezione per cercare poi il modo per materializzare in Maya i movimenti interiori sottili. 

Le grandi tele, i movimenti ampi e profondi dell’arte materica esprimono un livello emozionale molto presente ed ingombrante. 

L’arte materica è  lavoro catartico, è flusso emozionale che sgorga autonomo. 

Dipingendo entro in uno stato di meditazione, inteso come esercizio di attenzione su di un oggetto. 

Inizio sempre con un’idea in testa, ma la saggezza innata ed ignorata delle mie mani, mi conduce ad un risultato finale diverso dall’idea iniziale. 

Osservando cosa ho prodotto, come se fossi un osservatore esterno, imparo a conoscermi, scopro pezzi del mio inconscio, che contrariamente a quanto si crede, è estremamente accessibile e desideroso di comunicare e di farsi conoscere. 

Ogni percorso artistico, guardato dall’esterno potrebbe far pensare a mero capriccio ed incostanza, ad idee confuse e mancanza d’identità. 

Questo è ciò che ci insegna la critica dell’arte da un po’ di anni. Ma il bisogno che l’artista sia sempre uguale a se stesso è dettato da leggi esclusivamente economiche ed in realtà poco ha a che vedere con l’arte. Perché l’arte è ricerca e visione… è desiderio profondo di creare quell’immagine che rispecchi e comunichi a tanti ciò che è stato visto da uno solo, attraverso i sensi sottili. 

È riprodurre con la materia ed i colori tutti i movimenti delle energie sottili.


Ed infatti osservando le due opere che vi propongo qui è facile ed intuitivo seguire il mio percorso interiore.

Il mio quadro “Caos Ordinato” e la spirale sacra riprodotta su questa pietra da meditazione hanno un potente punto di contatto: la ricerca di equilibrio dinamico espresso prevalentemente attraverso il colore ed il movimento imposto all’occhio dalla composizione degli elementi. Il tutto integrato da bellezza ed armonia.

Se si guardano le spirali di entrambe le opere, partendo dal loro centro, si può riconoscere una struttura compatta ed ordinata, che muovendosi verso l’esterno si disgrega fino a perdere la propria forma e la propria riconoscibile identità geometrica. Partendo dall’esterno, si possono notare elementi liberi, inevitabilmente attratti verso un centro fatto di vuoto. Elementi che man mano conquistano forma, ordine ed identità. 

Perchè questo simbolo è così potente e ci attrae come un magnete? 

Credo che uno dei motivi principali sia che ci riconnette ad una consapevole memoria ancestrale, che ben conosce la nostra dinamicità e mobilità, qualità in continuo cambiamento ed adattamento, alla perpetua ricerca di un equilibrio tra il centro più profondo del nostro essere e tutto ciò che ci circonda.

Ed allora, in che modo la scelta di un diverso linguaggio espressivo modifica l’impatto finale? Il soggetto proposto ed i colori scelti sono molto simili, ma l’impatto finale è molto diverso. 


In “Caos Ordinato” si percepisce un’emotività magmatica. La spirale dipinta sul sasso, invece comunica un senso di pace, equilibrio ed armonia che sgorgano da un centro molto profondo.

In “Caos Ordinato” ci sono fuoco e lava. Nel sasso, invece, ci sono conoscenze antiche, centratura, verità che la nostra anima riconosce e che percepisce come ambrosia, come acqua di sorgente, come ritorno a “casa”. La tecnica scelta si collega al tipo di energia che richiede di essere espressa. La tecnica, infatti, ci aiuta ad esprimere il nostro sé più profondo; dove Il movimento del corpo si armonizza con i movimenti interiori più segreti. La pennellata ampia viene fisicamente creata da un’energia molto diversa da quella composta e quasi ieratica del puntinismo.


Quindi non aver paura di cambiare strada ed identità ogni volta che lo desideri. Abbandona l’idea di te stesso così come credi di essere. Quell’idea non sei tu. Tu sei il centro vuoto all’interno della spirale. Quel centro vuoto immutabile che esiste qualunque sia il modo in cui cerchi di rappresentarlo.

'Spirale Azzurra' di MandalaShaula