Founder Junior
Quando una mamma sta male
Qualche giorno fa non sono stata affatto bene (colpa dell’influenza stagionale), e qualcuno ha osato parafrasarmi: “Sì, buono, così finalmente ti riposi un po’!”. Il problema di noi mamme è che non riusciamo a staccare neppure quando il nostro corpo ci urla “Bastaaaa”.
In genere la mamma è sempre l’ultima a capitolare ma quando lo fa provoca effetti stile tsunami.
Quando una mamma sta male in casa c’è un clima da tragedia nazionale. Lo scenario è simile a quello dei cantieri nei giorni di forte pioggia. I lavori si fermano e quello fatto nelle settimane precedenti sembra andare in fumo in un batti baleno.
Figlio e papà si aggirano smarriti nei corridoi come i pendolari in un giorno di sciopero dei mezzi. Ma poi tutti si rimboccano le mani e provano a dare il meglio di loro, ed è questo il lato positivo della cosa (a pensarci bene c’è sempre, anche nei momenti peggiori).
C’è però un silenzio surreale mentre tu provi una MISSION IMPOSSIBLE: tenere separati madre e figli. Ma ti senti come un vigile a dirigere il traffico sull’A1 a Ferragosto. Inutile e anche un po’ ridicolo.
Allora sorridi, provi a dissimulare la tensione ma vedi già all’orizzonte sciagure di dimensioni bibliche: figli deperiti, notti insonni, case ribaltate.
E invece cucciolo e compagno sembrano leggere nei tuoi occhi il terrore: si pappano tutto ciò che prepari (persino le verdure) e non infieriscono nei tuoi momenti di difficoltà.
Quando una mamma sta male sembrano capirlo tutti. Tutti diventano più buoni e comprensivi e anche i tuoi piatti improvvisati sembrano una ricetta di nouvelle cuisine.
Ma tu nel silenzio di una stanza, speri soltanto di guarire il prima possibile.