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Claude Monet sulla Scuola

2021-01-18 13:36:39

Nell'autobiografia del grande pittore francese Claude Monet, considerato il padre dell'Impressionismo, c'è un'affermazione sulla scuola che vorrei condividere con voi Camers. Sono certa che un simile pensiero non è solo appannaggio dei più ribelli o dei meno avvezzi alle regole. Cosa ne pensate?

"La scuola mi è sempre sembrata una prigione, e non riuscivo a convincermi che fosse giusto restarci, tantomeno per quattro ore al giorno, quando fuori il sole mi invitava, il mare era calmo ed era una tale gioia stare all'aria aperta, correre sugli scogli o sguazzare nell'acqua" (Claude Monet, "Autobiografia", 1900).
Di colpo mi sono tornati in mente i miei ricordi legati alla scuola, e l'insofferenza provata quando la primavera esplodeva con i suoi colori ed io mi ritrovavo chiusa tra le quattro mura di un'aula.
Sarebbe auspicabile offrire ai nostri figli la possibilità di una scuola diversa, più attenta alle loro esigenze e consona ad uno sviluppo armonioso della personalità.
Una scuola in cui "uscire a giocare fuori" (che sia un cortile, un giardino, o altro) non sia un'eccezione, ma una preziosa regola da seguire sempre.
L'outdoor education è una realtà che sta crescendo in tutta Europa, e anche in Italia rispetto a qualche anno c'è un risveglio di coscienze su questo argomento. 
Sto leggendo un libro assai interessante, che consiglio a tutti i genitori e/o educatori. Si intitola "Educazione diffusa: istruzioni per l'uso", scritto da Paolo Mottana e Giuseppe Campagnoli, edizioni Terra Nuova. 
Abbiamo bisogno di nuovi punti di vista da cui (ri) partire per una scuola che diventi finalmente una comunità educante a tutti gli effetti.
Buona lettura! 

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