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All’asilo con i braccialetti hi-tech per mantenere la distanza: la proposta di una scuola del Varesotto

2020-05-08 13:11:32

L’asilo Cantoni di Castellanza (provincia di Varese) ha ordinato duecento braccialetti hi-tech che serviranno ad insegnanti e bambini per mantenere il distanziamento sociale. In che modo? Questi braccialetti si illuminano e vibrano nel momento in cui ci si avvicina troppo alle persone.

Il presidente della scuola Fabio Morandi ci ha tenuto a puntualizzare che il funzionamento di questi dispositivi verrà spiegato ai bambini e alle maestre con l’aiuto di una psicologa.

Questo, secondo lui, è un modo per riaprire le scuole dell’infanzia garantendo sicurezza e serenità per tutti. Le famiglie pagheranno soltanto pochi euro per contribuire a dotare la scuola di questi braccialetti.

Il braccialetto permetterà anche di monitorare i contatti avuti da chi lo indossa, in modo che "se un'insegnante o un bambino dovesse risultare positivo al coronavirus sarebbe subito possibile capire a chi è stato vicino e per quanto tempo".

Anche Mirella Cerini, la sindaca di Castellanza, appoggia l'uso del braccialetto: "Mi sembra uno strumento molto utile in vista della ripresa. Non sappiamo cosa accadrà nei prossimi mesi, ma senza dubbio i genitori dovranno tornare al lavoro e avranno bisogno di un luogo sicuro in cui lasciare i loro figli".

Per me tutto ciò è aberrante.

La ricordate la “storiella” del dottor Pavlov che associando al suono di un campanello la comparsa del cibo in presenza di un cane, condizionò l’animale ottenendo che al suono si attivava la salivazione dell’animale?

Bene, questo è un esempio di quello che si chiama CONDIZIONAMENTO CLASSICO.

Qualche anno più tardi Watson, padre del comportamentismo, contro ogni buon senso, condusse l’esperimento del piccolo Albert. Secondo lo psicologo, attraverso il condizionamento ambientale, era possibile introdurre nuovi stimoli in grado di suscitare emozioni, come la paura, in un bambino emotivamente stabile. Il bambino inizialmente fu esposto all’interazione con i topi, senza nessun disagio, quando fu associato un fortissimo rumore di martello alla comparsa dei topi, il piccolo Albert mostrò una grandissima paura.

Esperimento riuscito: eliminato il rumore, alla sola vista del topo, il bambino piangeva. La fobia dei topi era stata costruita.

L’apprendimento è un cambiamento determinato dall’esperienza. Questi sono solo alcuni esempi di come questo processo avviene nell’uomo e nell’animale.

Ora, in merito all'idea che circola in questi giorni sull'utilizzo di braccialetti per le scuole dell’infanzia, qualche dubbio mi affligge. Il dispositivo che vibra e si illumina attiverà nel bambino un segnale del tipo “Attenzione! Ti sei avvicinato troppo, non va bene!”.

Quali possono essere le conseguenze a livello neurofisiologico? Quali emozioni saranno innescate? L'altro come verrà percepito?

Sappiamo che l’amigdala svolge un ruolo chiave nelle risposte di paura attivando comportamenti di fight-flight o freeze. In pratica, una cascata di ormoni e neurotrasmettitori, come cortisolo e adrenalina, inviano un messaggio chimico tra i neuroni e gli altri apparati corporei preparando il soggetto all’attacco, fuga o congelamento. Uno stato di allerta cronica può sviluppare uno stato di chiusura o di ipervigilanza.

In questo momento abbiamo bisogno di ossitocina e serotonina, alleati del nostro benessere psicofisico, ma anche di tanto buonsenso.

Voi mandereste vostro figlio a scuola in queste condizioni? Come immaginate la scuola a settembre?