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Bisogna preparare il seno all'allattamento?

2021-04-03 15:20:12

Ci sono opinioni discordanti su questo punto. C'è chi sostiene di sì, chi sostiene di no.

C'è chi dice che le ragadi e altri problemi non dipendono dall'aver preparato o meno il seno durante la gravidanza, bensì dal modo in cui il bimbo si attacca, dalla posizione, eccetera. Di conseguenza preparare il seno non servirebbe a nulla.
C'è chi dice invece che il seno è una parte molto delicata, e che quindi va "rinforzato" e preparato al nuovo compito di allattare, altrimenti si ritroverà sotto stress e sarà inevitabile che faccia male.
La verità, come in tante cose, sta nel mezzo.
Le ragadi sono una conseguenza di un attacco sbagliato. Questo ormai è un fatto indiscusso. Ma se il seno non è stato preparato, la neomamma può avere fastidio, solletico o anche un po' di dolore quando attacca il figlio, questo ovviamente dipende da donna a donna. Non dimentichiamo che tra l'altro il seno durante la gravidanza diventa ancora più sensibile.
La conseguenza è che la mamma ha la tendenza a muoversi o spostare continuamente il bambino, perché non riesce a resistere, le dà fastidio, e quindi non riuscirà a tenere il bambino nella posizione corretta, l'attacco sarà sbagliato e potranno verificarsi le ragadi, piccole screpolature e taglietti che fanno molto male, e possono essere causa anche di infezioni alle ghiandole mammarie.
Potremmo dire che il seno deve "farsi il callo". Avete presente no? Anche le mani, quando usano degli oggetti nuovi, o fanno dei movimenti diversi, devono abituarsi e "fare il callo", e all'inizio fanno male. E le mani sono di per sé molto forti e resistenti. Se hanno bisogno loro di abituarsi, figuriamoci il seno......
Il consiglio è di lavare i capezzoli con cura, idratarli e irrobustirli con dei massaggi, per prepararli all'allattamento. Anche alternare docce calde e fredde stimola il seno e i capezzoli, l'importante è farlo con delicatezza e senza violenza. Fare spugnature e massaggiare delicatamente con un guanto non troppo ruvido, oppure con un asciugamano, fare seguire poi l'idratazione con sostanze emollienti come burro di Karité o olio di mandorle dolci. Tutto questo associato a opportuni movimenti eseguiti con la punta delle dita, facendo dei cerchi che partono dalla base verso il capezzolo.

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