Francesco Maldera

Top Founder Executive

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UTERO ARTIFICIALE

2019-10-17 20:46:41

Il progetto è Olandese a capo del team di ricercatori c’è il professore e Ginecologo GUID OEI il quale dichiara:”Sì,mette il mondo sottosopra”.

Stiamo parlando di un progetto che ha ottenuto 2,9 milioni di euro di finanziamento dal fondo europeo HORIZON, di cosa si tratta e bene della nascita prematura di neonati al di sotto delle 22 settimane .

La domanda sorge spontanea :,ma eticamente dove possiamo arrivare senza andare a infrangere leggi di  Stato ove si pongono limiti su Feti e Bambini visto che si tratta di un Utero Artificiale?

Ebbene i ricercatori Olandesi sono sicuri di riuscire in 5 anni a produrre un Utero Artificiale

Orizzonte ?,Sottosopra ?. Esattamente quali scenari si aprono?.

Ma la scienza che deve essere a supporto del bene umano,non sta sconfinando vertiginosamente verso un mondo dove la gestazione rischia di diventare Artificiale.

Eppure c’è un proverbio che dice che non bisogna buttare via il bambino con l’acqua sporca;dunque su le maniche e  osserviamo i dati a disposizione.

4 settimane a disposizione

La Nascita prima delle 22 settimane per il bambino comporta rischi molto seri,non essendo ancora formati del tutto organi vitali,(polmoni ed intestino su tutti).

E qui subentrano le ricerche del’ equipe olandese , per aiutare le gestanti con problemi per la crescita dei neonati pretermine cercando di dare  vantaggi ben più superiori delle incubatrici , anche sofisticate.

Entrando nel progetto si prevede di ospitare i piccolini neonati  in una sacca artificiale che deve ricreare il grembo  materno: il bambino rimane sospeso in liquido  e tramite un cordone ricrea l’ombelicale riceve ossigeno( ove si possono somministrare anche medicine).

Questa ricreazione viene aiutata riproducendo anche i battiti cardiaci della mamma.

Si cerca di aiutare la crescita degli organi incompleti avvicinandosi il più possibile alle condizioni di gestazione naturale.

Questo strumento medico è pensato per una permanenza del neonato di circa 4 settimane;Obbiettivo raggiungere la 28sima settimana, che sancisce un traguardo per la sopravvivenza ( la percentuale statistica diventa limitrofa a quella di un bambino nato a termine).

Test effettuati su Agnelli

Sei Agnelli sono stati posti in altrettanti Uteri Artificiali subito dopo il parto cesareo effettuato all’equivalente delle 23 settimane di gestazione umana.

Dopo pochi minuti dalla nascita sono stati immersi in Bio-sacche e collegate alla macchina dello scambio gassoso grazie ad un cordone ombelicale, permettendo al sangue di rifornirsi di ossigeno ed ai nutrimenti di essere infusi.

In queste  Bio-Sacche gli Agnelli sono rimarsi immerse in un sostituto del liquido amniotico contenente nutrienti ed elementi  chimici per stimolare la crescita.

Mentre gallegiavano in queste sacche trasparenti di plastica-in alcuni casi per 4 settimane-

Gli Agnelli anno mostrato di svilupparsi in maniera normale, trasformando la pelle da Rosea  e liscia in un manto bianco lanuginoso.

Eticamente  o scientificamente

Questo è il virtuosismo per quanto riguarda la ricerca scientifica, comunque la Neonatologia ha fatto passi importanti per aiutare e supportare e salvare le vite dei nascituri, anche nei casi estremi  in cui le patologie  sono incompatibili con la vita come i neonati enencefalici ,qui viene da pensare alle cure col protocollo Giacomo che vengono messe in atto in vari ospedali in italia “sant’Orsola di Bologna,con protocolli simili anche a Monza e al Gemelli di Roma”

I ricercatori e la scienza ci stanno proponendo una alternativa alle incubatrici dando e avvicinando il più possibile il concetto di utero materno, ove la ricostruzione segue fedelmente la gestazione del bimbo.

Per rivoluzionare il concetto di incubatrice, Guid Oei e colleghi vogliono realizzare un vero e proprio utero artificiale, all'interno del quale il bimbo prematuro viene immerso in un liquido e alimentato e ossigenato attraverso il cordone ombelicale. Il macchinario sarebbe arricchito da sensori in grado di simulare al 100 percento l'esperienza all'interno del vero utero, includendo anche il suono del battito cardiaco della madre. Oei ha dichiarato al quotidiano britannico Guardian che ogni anno muoiono nel mondo un milione di bimbi nati prematuramente, e quelli che sopravvivono vanno spesso incontro a numerose problematiche fisiche e psicologiche. Con l'utero artificiale in progettazione presso l'ateneo olandese queste statistiche potrebbero diventare solo un lontano ricordo. Del resto gli scienziati dell'Ospedale pediatrico di Filadelfia hanno già messo a punto un utero artificiale chiamato “biobag” all'interno del quale sono stati fatti crescere e nascere

agnellini con un'età equivalente alla 23esima settimana nell'uomo.

La domanda sorge spontanea

"Prima di applaudire una simile notizia - commenta la scrittrice e giornalista Enrica Perucchietti 1 sul blog Revoluzione -, dovremmo però scavare più a fondo in queste ricerche che vanno avanti da decenni e che hanno una visione di riferimento non solo progressista ma anche post-umana, con “profeti” transumanisti che ne hanno spianato la strada".

"Il punto di arrivo non è creare uteri artificiali per salvare i bimbi nati prematuri - commenta -, ma far nascere le prossime generazioni tramite l’ectogenesi, scollando di fatto la riproduzione e la nascita dal ventre materno".

Certo dobbiamo sperare o credere che tutto venga fatto per un fine di crescita e salvaguardia della vita,dell’umanità ,come giustamente pone il dubbio la giornalista ciò che viene fatto per migliorare non diventi   domani un possibile distacco dal concepimento biologico.