Francesco Maldera

Top Founder Executive

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Plastica e Microplastiche....Pericolo reale..

2019-12-28 23:56:03

L’epoca odierna possiamo definirla senza ombra di dubbio come l’Età della Plastica.

Le microplastiche non stanno solo soffocando i mari e gli oceani; possono anche viaggiare nell’aria percorrendo molti chilometri e raggiungere zone ritenute incontaminate, lontane da centri urbani e industriali.


la Rovina

Secondo una ricerca condotta su richiesta del WWF dall’Università del Newcastle, in Australia, anche nel nostro stomaco finiscono le microplastiche, i minuscoli frammenti di plastica già in precedenza rinvenuti nel sale, nella birra, nei ghiacciai e nei pesci. Finanche nell’acqua, sia del rubinetto che delle bottiglie. Ormai, infatti, il livello di inquinamento raggiunto è talmente elevato, che ogni persona senza saperlo ingerisce, secondo i ricercatori, fino a 2 mila microplastiche a settimana, pari a circa 5 grammi: il peso di una carta di credito. Una situazione di cui i governi devono essere consapevoli, perché può comportare danni alla salute dell’uomo e degli animali e all’ambiente.



La ricerca condotta nella baia di Monterey

La baia di Monterey – lungo le coste della California centrale, a Sud di San Francisco – non è amata solo dai surfisti di tutto il mondo, ma anche da naturalisti e biologi marini. Le sue acque ospitano numerose specie di pesci e molluschi oltre a tartarughe, foche, orche e delfini. La baia si trova inoltre lungo la rotta migratoria di megattere e balene grigie ed è un sito di riproduzione di lontre ed elefanti marini. Eppure, anche in quest’area di rara bellezza, la natura non è più incontaminata.

Lo studio condotto dagli oceanografi del Monterey Bay Aquarium Research Institute, pubblicato su Scientific Reports – testata online open-access, parte del network di Nature – dimostra in modo inequivocabile come l’inquinamento da microplastiche abbia raggiunto livelli preoccupanti non solo in superficie, ma a tutte le profondità. Grazie a campionamenti ripetuti nelle stesse posizioni e a diversi livelli, da cinque metri al di sotto del livello del mare fino a circa un chilometro di profondità, è stato possibile dimostrare che le microplastiche, ingerite da piccoli animali oceanici, sono introdotte nella catena alimentare e distribuite lungo l’intera colonna d’acqua.

Per condurre la ricerca sono stati utilizzati speciali robot subacquei, equipaggiati con dispositivi di campionamento progettati specificamente per questo progetto e in grado di filtrare le particelle di plastica presenti nell’acqua. Alcuni campioni sono stati raccolti a poche centinaia di metri dalla costa, altri a circa 25 chilometri dalla terraferma, nelle acque del canyon sottomarino Monterey.

Danni alla salute

I gravi danni alla salute causati dalle particelle di inquinamento emesse dal traffico e dall’industria sono ben noti. Una revisione globale completa all’inizio del 2019 ha concluso che l’inquinamento atmosferico potrebbe danneggiare ogni organo e praticamente ogni cellula del corpo umano.

Ma i potenziali impatti sulla salute derivanti dall’inalazione di particelle di plastica dall’aria o dal loro consumo attraverso cibo e acqua , non sono noti. Le persone mangiano almeno 50.000 particelle di microplastica all’anno , secondo uno studio.


Come risolvere il problema delle microplastiche

La risonanza mediatica del fenomeno dell’inquinamento dei mari è cresciuta negli ultimi anni grazie alla diffusione di alcuni report. L’impegno verso la difesa dall’inquinamento del mare dei paesi del mediterraneo si è fatto sempre più concreto, mettendo in atto una serie di rimedi, come il divieto di produzione e consumo di alcuni oggetti monouso. In diversi paesi ad esempio, è stato emanato il divieto di apporre microsfere di plastica nei prodotti cosmetici.

Alcune organizzazioni no profit internazionali, come “The Ocean CleanUp”stanno lavorando su programmi di pulizia con tecnologie in grado di eliminare la plastica da mari e oceani. Ripulire l’acqua dalle microplastiche però non è una cosa molto semplice e vanno investite molte risorse per studiare i migliori metodi.