Francesco Maldera

Top Founder Executive

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Aglio e Aglio Germogliato, quella "puzza sotto il naso" che fa bene

2019-09-12 21:24:09

Gli scienziati stanno riportando nel Journal of Agricultural and Food Chemistry di ACS che questo tipo di aglio ha un’attività antiossidante ancora più sana per il cuore rispetto alla sua variante fresca

Quando si parla di aglio si parla davvero di un farmaco naturale, che dalle più antiche tradizioni popolari ci è stato tramandato come il bulbo dalle mille virtù. Pensate che era adorato dagli Egizi come un dio, tante erano le virtù terapeutiche già note sin da allora. I faraoni lo facevano mangiare agli schiavi impegnati nella costruzione delle piramidi affinché avessero più resistenza e non si ammalassero di dissenteria.


Nell’Antica Grecia veniva utilizzato come stimolante e rinforzante per gli atleti ai giochi olimpici; invece nel Medioevo era raccomandato per disinfettare  punture d’insetti e morsi di animali, o come analgesico per i dolori dovuti ai calli, ma anche per l’insonnia e la sordità. Nel Settecento l’aglio era considerato un rimedio contro la tosse, l’asma e per scongiurare il contagio della peste… ma le cronache storiche ci raccontano che durante la prima guerra mondiale molte persone, colpite dalla terribile influenza “spagnola”, sono sopravvissute proprio grazie all’uso massiccio di aglio.

L’ aglio germogliato da vecchi bulbi di aglio con germogli di un verde brillante, è considerato un alimento poco sicuro o salutare e di solito finisce nel bidone della spazzatura.

Ci sono numerosi fonti scientifiche che confermano le potenzialità curative e le proprietà curative dell’aglio.  Mangiare aglio o assumere integratori di aglio è visto come un modo naturale per ridurre i livelli di colesterolo, la pressione sanguigna e il rischio di malattie cardiache. Può anche aumentare il sistema immunitario e aiutare a combattere il cancro.

Ma quei benefici sono stati sempre riservati all’aglio fresco e crudo. L’aglio germogliato ha ricevuto molta meno attenzione sinora. Quando gli spicchi crescono in piante verdi, producono molti nuovi composti, compresi quelli che proteggono la giovane pianta dagli agenti patogeni.

Altri studi hanno dimostrato che i chicchi e i cereali germogliati hanno aumentato l’attività antiossidante, quindi il team ha deciso di verificare se lo stesso vale per l’aglio.

Hanno scoperto che l’aglio germogliato per cinque giorni aveva una maggiore attività antiossidante rispetto ai bulbi più freschi e più giovani, e aveva metaboliti diversi, suggerendo che anche esso produce sostanze diverse.

Gli estratti di questo aglio hanno persino protetto le cellule in un laboratorio da alcuni tipi di danni. “Pertanto, la germinazione può essere un modo utile per migliorare il potenziale antiossidante dell’aglio“, concludono gli studiosi.

Oggi la scienza ha potuto dimostrare che può prevenire le malattie cardiocircolatorie, è un efficace diuretico, stimola la digestione, ma soprattutto abbassa l’eccesso di colesterolo. Infatti uno studio dell’Università di Berlino ha dimostrato che l’aglio è in grado di “pulire” le arterie, due volte e mezzo più dell’HDL, il cosiddetto “colesterolo buono”. Tra le sue ulteriori virtù, ha notevoli proprietà antireumatiche e previene la degenerazione cellulare, grazie alla ricchezza di sostanze antiossidanti di vitale importanza anche nella prevenzione dei tumori. Inoltre risulta da ricerche recenti, che i consumatori abituali di aglio manifestino difese immunitarie più forti e resistano meglio alle infezioni di origine batterica e/o virale

Le proprietà curative dell’aglio germogliato sono quindi possibili grazie al principio attivo chiamato allicina che si libera quando il bulbo sono viene spezzato o comunque masticato con i denti.

Tale sostanza che serve a proteggere la pianta dagli attacchi dei parassiti, ha una funzione antibatterica e antibiotica sull’organismo, contribuendolo a proteggerlo da infezioni e infiammazioni e da numerose altre malattie. 

Proprietà antibiotiche e immunitarie

Consumato regolarmente, l’aglio germogliato aumenta le difese immunitarie dell’organismo proteggendolo da infezioni e infiammazioni.

Proprietà digestive e depurative

I bulbi germogliati sono in grado di favorire le secrezioni gastriche e ii processi digestivi e hanno anche effetti depurativi i quanto facilitano l'eliminazione dei metalli pesanti  che si accumulano in fegato, reni e polmoni. Inserito in una dieta equilibrata aiuta a tenere sotto controllo il peso corporeo.

Proprietà antisettiche e battericide

Le sostanze presenti nell’aglio germogliato sono in grado di ripristinare le funzionalità dell’intestino e liberarlo da infezioni e parassiti. In particolare, è un valido rimedio naturale contro la dissenteria, il meteorismo, crampi addominali e per ripristinare la flora batterica.

Chi ha comunque difficoltà a tollerarlo, lo può assumere sotto forma di pillole, tavolette o perle gelatinose, o anche in tintura madre. In Piemonte l’aglio regna sovrano e lega il mondo gourmand a quello salutistico in un’unico straordinario piatto della sua tradizione culinaria: la bagna cauda .

Come capire se l’aglio germogliato è commestibile o no

I germogli sono un segno che l’ aglio sta cominciando ad invecchiare, o, o perché è stato esposto a troppo calore, luce o umidità. L’aglio vuole infatti essere conservato in un luogo fresco, asciutto e buio per avere la massima longevità.

Spesso non hai modo di sapere per quanto tempo l’aglio è rimasto nel cestino del supermercato o del tuo negozio di fiducia, quindi potrebbe già aver iniziato a germogliare prima ancora di arrivare a casa. Conservato correttamente, l’aglio può durare fino a sei mesi come bulbo intero e circa tre settimane se conservato a spicchi in un luogo fresco e buio.

Dividi il tuo spicchio d’aglio in due, se l’interno è verde puoi consumarlo ottenendo anche più benefici rispetto a quando è ancora fresco. Infatti, l’aglio germogliato risulta un alimento ricco di sostanze benefiche per la salute e il benessere dell’organismo tanto che è un peccato buttarlo. L’importante è che non sia scuro dentro e non mostri segni di marciume o decomposizione

Alcune delle varietà di Aglio più apprezzate in Italia

L’AGLIO Allium sativum  è una pianta coltivata bulbosa, assegnata tradizionalmente alla famiglia delle Liliaceae, ma che la recente classificazione APG III attribuisce alle Amaryllidaceae (sottofamiglia Allioideae)
Conosciuto già nell’antico Egitto, il suo utilizzo più comune è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le incredibili  proprietà attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.

In questa pagina vediamo i tipi di aglio più amati in Italia

AGLIO BIANCO

L’aglio bianco è la qualità d’aglio più coltivata e conosciuta in Italia. Si caratterizza per il suo sapore deciso e per il periodo d’impianto. Si coltiva in autunno oppure tra gennaio e febbraio. Anche la qualità di aglio bianco raggruppa diverse varietà:

Aglio piacentino
Si semina tra settembre e novembre e si raccoglie tra giugno e luglio. Dall’aglio piacentino è stato selezionato il cultivar “aglio Serena” più resistente.

Aglione Toscano
L’Aglione della Chiana si presenta, con bulbi giganti di colore bianco tendente all’avorio e di forma quasi sferica e può raggiungere gli 800 grammi di peso. Ognuno di essi contiene circa sei bulbilli separati e di grandi dimensioni. Il gusto è estremamente delicato grazie, all’assenza di alliina che rende l’aroma delle altre varietà di aglio molto intenso e persistente

Bianco Polesano
E’ molto apprezzato perché si tratta di una varietà d’aglio molto antica. Si può conservare per lunghissimi periodi.

Aglio Napoletano
Secondo la tradizione napoletana, si raccoglie a Sant’Antonio (13 giugno) e si fa seccare fino a San Giovanni (24 giugno).

Aglio di Caraglio – è un aglio dal caratteristico aroma delicato. La caratteristica è data dal clima e dai terreni calcarei, dolomitici e cristallini delle montagne della Valle Grana. È stato creato, nel 2009, un Consorzio di tutela e valorizzazione.

Aglio di Voghiera (Fe) Raffinato e mai pungente, l’Aglio di Voghiera DOP rende speciale ogni piatto. Il suo gusto dolce e delicato, unito a una grande versatilità, è ideale per una cucina creativa e ricercata. Sapore autentico della pianura ferrarese deve le sue caratteristiche organolettiche al suolo argilloso e limoso, che favorisce l’equilibrio perfetto tra qualità e aromaticità. La lavorazione fatta tradizionalmente a mano e la maestria artigianale dei suoi produttori ne fanno un prodotto unico e inimitabile,

AGLIO ROSSO

Aglio rosso di Sulmona – una delle poche varietà italiane se non l’unica che va in fiore.
Aglio di Vessalico (bianco), è presidio Slowfood.

Aglio rosso di Nubia – L’aglio rosso di Nubia, una frazione di Paceco (Trapani), è presidio Slowfood. Il bulbo è costituito tipicamente da dodici bulbilli o spicchi, con le tuniche esterne bianche e le tuniche interne di colore rosso vivo. Molto intenso e profumato.

Aglio di Resia – L’aglio della Valle di Resia presenta un bulbo di piccole dimensioni, rossastro. I bulbilli sono dotati di odore e sapore più accentuato degli agli normalmente in commercio

Aglio Rosso di Proceno (VT) – Aglio coltivato nel Comune di Proceno (VT) sin dai tempi antichi. È un aglio dal profumo intenso e da un sapore forte e gradevole. Ha lo scapo fiorale (Tarlo).

AGLIO ROSA
L’aglio rosa ha dei toni leggermente più delicati e si conserva per periodi meno lunghi.

Aglio Rosa Primaticcio
Si consuma fresco. Le tuniche esterne sono rosa chiaro. Si semina tra febbraio e marzo e si raccoglie verso luglio, quando la parte aerea è ancora verde. Si coltiva soprattutto nel Centro – Nord Italia.

Aglio Rosa Napoletano e Rosa di Agrigento
Si consuma fresco. E’ molto simile al Rosa Primaticcio ma si tratta di varietà coltivate prevalentemente nel Meridione d’Italia.

Aglio di Vessalico
Tipico della Liguria. Si caratterizza per un aroma intenso. Chi, generalmente, non riesce a digerire l’aglio, dovrebbe provare questa varietà per la sua alta digeribilità. Si semina tra ottobre e gennaio e si raccoglie verso la fine di giugno.

Aglio rosa di Lautrec
E’ una varietà d’aglio francese, molto produttiva. Si caratterizza per un sapore più dolce e delicato. La semina tra dicembre e gennaio.