L'UOMO DELLA TAVOLA

mangiare bene, bere meglio

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UNA GITA IN FRANCIACORTA

2023-03-28 19:16:32

RICCI CURBASTRO, TRA STORIA, QUALITA' E SOSTENIBILITA' IN FRANCIACORTA

Dopo quasi cinquant’anni di stretto contatto col mondo del vino e della ristorazione, ho deciso di rallentare un po’ approfittando della pensione e dell’affievolimento dell’impegno del mio locale, utilizzo il mio tempo libero in attività che mi piacciono: usare la mia motocicletta per visitare amici produttori e colleghi ristoratori, occuparmi di stilare ancora qualche carta dei vini e organizzare serate, scrivere nei mio blog, o ancora di trasmettere la mia grande passione per il vino: infatti ormai sono due anni che insegno “vinologia” al U3 di Venaria Reale e la cosa mi appaga molto, sono parecchie le persone a cui ho contagiato con la mia passione in questi periodo.

Ogni anno, come da consuetudine a fine corso, organizziamo una gita, per onorare la conoscenza del vino. L’altr’anno eravamo “approdati” in Langa, esattamente a Bra dalle Cantine Ascheri.

Quest’anno la cosa si è fatta molto più seria e ho pensato di fare un po' di strada in più per far vedere nuove realtà ai miei allievi, approfittando l'occasione  per rivedere i luoghi dove ho passato un pezzetto di vita, la Franciacorta.

La scelta di chi visitare è stata un po' ardua, ma alla fine la preferenza è stata perfetta. Conoscere un’azienda famosa come Cà del Bosco, Bellavista o Berlucchi sarebbe stata sicuramente più di impatto, ma scontata, ormai queste “grandi case” ti portano a fare una visita “standardizzata” alle cantine, guidate dalla classica hostess che non trasmette nessuna emozione.

La preferenza è stata stravincente, un vecchio amico produttore di grande autorevolezza, tra i primi che hanno prodotto vino in Franciacorta, il Dott. Riccardo Ricci Curbastro, presidente della FEDERDOC Confederazione Nazionale dei Consorzi di Tutela dei Vini a Denominazione di Origine, Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e altri tantissimi titoli che non sto ad elencare, è la scelta giusta. Possiede una tenuta meravigliosa annessa al Museo Agricolo e del Vino, a Capriolo in Franciacorta e produce degli ottimi vini.

L’Azienda Ricci Curbastro nata nel 1946, è tra i primi 11 produttori che daranno vita alla DOC Franciacorta nel 1967.

Riccardo l’ho conosciuto 30 anni fa, nella mia permanenza ad Erbusco, poco lontano, da lui acquistavo parecchi vini che ancora adesso apprezzo molto, stupenti Franciacorta, un Pinot Nero Sublime e un passito che lo stesso Marchesi adorava.

La visita guidata dallo stesso Riccardo e dal fratello è stata indimenticabile. Abbiamo iniziato a visitare il Museo Agricolo e il Museo del Vino, pieno zeppo di attrezzature e armamentari risalenti all’inizio del ‘900: torchi, presse, botti, carri, macchine enologiche e tantissime altre testimonianze che ci hanno lasciati meravigliati, come le spiegazioni dei due fratelli.

Il Museo Agricolo e del Vino è situato all’interno dei rustici dell’Azienda, è il frutto della più che trentennale attività di ricerca di Gualberto Ricci Curbastro padre di Riccardo.

Inaugurato nel luglio 1986 e negli anni continuamente ampliato, il museo è una realtà unica in Franciacorta che conserva nei rustici dell’Azienda Agricola Ricci Curbastro migliaia di oggetti testimoni del lavoro agricolo d’altri tempi. 


È seguita la visita alla cantina e alla produzione e il Dottor Riccardo qui è stato ancora più concreto nelle spiegazioni esaudendo ogni nostra domanda.

Con l’ultimo ampliamento della cantina, realizzato nel 2002, ha raggiunto una dimensione pari a 23 volte quella costruita nel 1946 da Riccardo ed Evelina Ricci Curbastro che ancora ne costituisce il cuore.

Costruita su tre livelli consente di sfruttare la gravità nel caricamento delle uve in pressa, dopo l’eventuale cernita, questo processo acquista particolare importanza alla luce del fatto che il Disciplinare del Franciacorta prevede l’obbligatorietà della raccolta manuale delle uve al fine di rispettare l’integrità dei grappoli, l’uso di pompe o coclee renderebbe di fatto inutile questa raccolta così attenta rompendo gli acini ed estraendo mosto proprio mentre l’uva viene avviata alla pressatura soffice.


E’ ancora la forza di gravità e non le pompe che spinge i mosti verso le barrique o i vini nello spostamento verso la zona di imbottigliamento posta al terzo livello.

Proprio il livello -3, destinato a barrique e bottiglie, è costruito a 15 metri di profondità così da non richiedere alcun intervento energetico per il mantenimento di una temperatura costante e naturale di 15°C necessaria per la maturazione dei vini e la corretta conservazione delle centinaia di migliaia di bottiglie di Franciacorta ivi conservate.

Ovvio pensare al grande risparmio di energia che si è così realizzato ma anche ad una cantina che pur con una struttura moderna conserva intatto il fascino dell’antico sistema di costruire sotto il livello del suolo per vinificare.


L’Azienda pratica agricoltura biologica come naturale continuazione delle diverse pratiche di riduzione dell’impatto ambientale cominciate oltre trent’anni fa. Dal 2017 è tra le prime nove aziende in Italia, prima in Lombardia, certificata come “Azienda Sostenibile” secondo lo standard Equalitas per il proprio impegno sotto il profilo ambientale, economico e sociale.

Dal 2008 la cantina produce energia elettrica grazie a pannelli solari installati sul tetto. Dopo una prima esperienza di due anni per valutare l’efficienza di questo sistema nel Febbraio 2010 si è deciso di rendere l’Azienda Agricola Ricci Curbastro quasi indipendente dal punto di vista energetico installando pannelli solari in grado di produrre fino a 20 Kwh. Oggi è totalmente indipendente.


La cantina Ricci Curbastro nasce nel 1885 con il nome di Capriolo e viene trasformata da Gualberto Ricci Curbastro in una moderna impresa vitivinicola fin dal 1967, anno di istituzione della D.O.C. Franciacorta.  

Conduce oggi l’azienda Riccardo Ricci Curbastro, con i figli Gualberto e Filippo.

Un grande ringraziamento a questa meravigliosa famiglia che ci ha accolto nella propria realtà e ci ha portato a conoscere una bellissima realtà. Gran finale nell’immenso salone conferenze, abbiamo degustato due perle della loro produzione: il Franciacorta Brut e Franciacorta Satèn.

Oramai le due del pomeriggio si avvicinavano e la nostra giornata non poteva che continuare a tavola. Pochi chilometri ed eccoci sul lago d’Iseo che è il fulcro di tutta il meccanismo climatico della zona della Franciacorta.


Il Volto a Iseo, dislocato nella via Mirolte, la strada principale, non era un ristorante, ma una vera Osteria, con la gente del posto che giocava a carte e beveva "il bianchino", al bancone il simpatico Mario detto “Archie”, un tipo curioso e gioviale, che per anni affiancherà in sala e al banco Vittorio Fusari, che preparava piatti incredibili. 

Tratto dall’articolo del mio blog:

https://www.cam.tv/luomodellatavola/blog/ricordo-di-vittorio-fusari/CNT106EC7

Pranzo a base di pesce di lago accompagnato dai Curtefranca locali, i vini fermi che si producono nella zona con Chardonnay e Pinot Bianco e con Cabernet e Merlot per i rossi.

Ringrazio l’azienda Agricola La Ferghettina e l’azienda Barone Pizzini che ci hanno omaggiato dei loro vini. 

Una giornata piena ed interessante terminata con una passeggiata sul lago, in luogo sempre pittoresco e bello.

Alla prossima!!!!


antonio.dacomo 28/3/2023

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