Luciano Perco

Top Founder Senior

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Comunicazione vs. propaganda. Le attuali regole del passato.

2018-06-10 08:09:22

Non sono un esperto di comunicazione e di marketing ma ne sono incuriosito. Quotidianamente siamo avvolti da comunicazione di vario genere, commerciale, informativa, politica etc. Saper distinguere degli schemi aiuta ad essere ascoltatori attivi e critici. Subirla passivamente ci rende facilmente manipolabili e quindi ci porta a scelte sbagliate che vanno contro i nostri interessi facendoci pensare il contrario. Nel secolo scorso ci fu un importante ed efficace comunicatore che scrisse una serie di regole per la PROPAGANDA: Joseph Goebbels ministro della Germania di Hitler (https://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Goebbels). La declinazione delle sue regole in vari campi sono ancora attuali e credo sia utile conoscerle e trarre le proprie personali conclusioni. Distinguere tra chi le usa e chi le evita è già un ottimo passo avanti nella valutazione del messaggio che riceviamo. Distinzione importante oggi più di ieri visto la complessità del mondo che ci circonda e la difficoltà oggettiva ad approfondire sempre tutti gli argomenti. Cominciamo: 1. Principio della semplificazione e del nemico unico È necessario adottare una sola idea, un unico simbolo. E, soprattutto, identificare l’avversario in un nemico, nell’unico responsabile di tutti i mali. 2. Principio del metodo del contagio Riunire diversi avversari in una sola categoria o in un solo individuo. 3. Principio della trasposizione Caricare sull'avversario i propri errori e difetti, rispondendo all'attacco con l’attacco. Se non puoi negare le cattive notizie, inventane di nuove per distrarre. 4. Principio dell’esagerazione e del travisamento Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave. 5. Principio della volgarizzazione Tutta la propaganda deve essere popolare, adattando il suo livello al meno intelligente degli individui ai quali va diretta. Quanto più è grande la massa da convincere, più piccolo deve essere lo sforzo mentale da realizzare. La capacità ricettiva delle masse è limitata e la loro comprensione media scarsa, così come la loro memoria. 6. Principio di orchestrazione La propaganda deve limitarsi a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto. Senza dubbi o incertezze. Da qui proviene anche la frase: “Una menzogna ripetuta all'infinito diventa la verità”. 7. Principio del continuo rinnovamento Occorre emettere costantemente informazioni e argomenti nuovi (anche non strettamente pertinenti) a un tale ritmo che, quando l’avversario risponda, il pubblico sia già interessato ad altre cose. Le risposte dell’avversario non devono mai avere la possibilità di fermare il livello crescente delle accuse. 8. Principio della verosimiglianza Costruire argomenti fittizi a partire da fonti diverse, attraverso i cosiddetti palloni sonda, o attraverso informazioni frammentarie. 9. Principio del silenziamento Passare sotto silenzio le domande sulle quali non ci sono argomenti e dissimulare le notizie che favoriscono l’avversario. 10. Principio della trasfusione Come regola generale, la propaganda opera sempre a partire da un substrato precedente, si tratti di una mitologia nazionale o un complesso di odi e pregiudizi tradizionali. Si tratta di diffondere argomenti che possano mettere le radici in atteggiamenti primitivi. 11. Principio dell’unanimità Portare la gente a credere che le opinioni espresse siano condivise da tutti, creando una falsa impressione di unanimità. Sorpresi di quanto siano in alcuni casi più che attuali ? Rif: https://bths.enschool.org/ourpages/auto/2014/2/4/34651180/Goebbel_s%20Principles%20of%20Propaganda.pdf

Luciano Perco

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Dacci oggi il nostro SPREAD quotidiano (3/3)

2018-06-08 16:29:45

(final season :) ) Lo SPREAD è una DIFFERENZA proprio perché rende comparabile velocemente tutto quello che racchiude il tasso d’interesse. Una sorta di termometro relativo sulla salute di un creditore. Per convenzione viene preso quello minore diciamo 2% e sottratto a quello che vogliamo valutare per es. 3,50% avremo 3,5%-2%=1,5% che in punti base significa 150 punti di differenza. Visto che parliamo di centinaia di miliardi di EUR significa circa 1,5 miliardi di € di interessi in più ogni 100 miliardi. L’Italia credo che quest’anno debba chiedere al mercato circa 400 miliardi di €. Ora pare ovvio che se un creditore dichiara: di non voler restituire una parte del debito o usare altra moneta con la quale NON SAPPIAMO quante mele potremmo comperare o usa il debito in maniera poco efficiente e produttiva facendo calare quindi la fiducia che possa ripagarlo, non potrà che vedere aumentato il proprio tasso d’interesse e di conseguenza anche i proprio spread sotto la spinta anche di un calo dei tassi degli altri. Visto che se considero un creditore cialtrone andrò da un altro più affidabile il quale avrà la “coda” di persone che vogliono prestargli il danaro e quindi otterrà un prezzo/tasso inferiore. A questo punto avrò il tasso del cialtrone che SALE ed il tasso dell’affidabile che SCENDE = lo spread sale. Bene spero di averlo fatto un minimo di chiarezza su come si formino i tassi e quindi lo spread . Tanto ci sarebbe da dire su ogni singolo punto e su altri ma già comprendere che alla fine il comportamento dei mercati ha una razionalità più che comprensibile e non è altro che la somma di milioni di persone che fanno ragionamenti simili nella grandi linee ,a quelli qui descritti, ne più ne meno. Chi scomoda altro deve per lo meno spiegare in maniera convincente FIDUCIA e LIVELLO PREZZI poi se avanza qualcosa, possiamo aggiungere tutto ciò che vuole. Grazie se siete arrivati qui siete oggettivamente EROI. Grazie grazie. ;)

Luciano Perco

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Dacci oggi il nostro SPREAD quotidiano (2/3)

2018-06-08 16:26:22

Leggo e sento cose su questi temi che mi stupisco di non trovare persone che fanno la spesa camminando sulle mani o che comprano un telefonino al doppio del prezzo richiesto dalla commessa/o. Ovvero comportamenti ILLOGICI ed IRRAZIONALI. Nel mio piccolo cerco di spiegare le poche e semplici regole che spiegano gran parte della questione. Non serve scomodare i massimi sistemi basta un po’ di curiosità e di impegno. Dunque dicevamo SPREAD come DIFFERENZA tra tassi d’interesse. Ma cos’è il TASSO D’INTERESSE? (se non ragioniamo su quello lo spread può dipendere anche dalle fasi lunari o dal tempo di cottura di una bistecca ovvero tutti possono dire tutto ed il suo contrario) Varie sono le definizioni. Semplificando è il compenso che riceve chi PRESTA denaro pagato da chi RICEVE denaro. In linea di massima dipende dalla DURATA del prestito, dalle aspettative sul LIVELLO DEI PREZZI (inflazione) e dalla FIDUCIA che abbiamo su chi riceve il denaro, il creditore. Più lunga sarà la DURATA maggiore sarà, in generale, il tasso d’interesse visto che aumenterà il costo opportunità di non avere disponibile la somma del prestito. Per es. dopo due anni potrei averne bisogno o avere un’occasione di acquisto etc. e non ho il danaro disponibile. La tipica domanda che facciamo quando investiamo una somma è “ma se ho bisogno posso liquidare?”. Ci sono altri fattori che dipendono dalla durata ma non complichiamoci la vita con quotazioni di mercato etc. Il LIVELLO DEI PREZZI è fondamentale. Il danaro è il frutto del nostro lavoro ed ha un valore in quanto in suo cambio otteniamo beni e servizi e tempo, soddisfiamo bisogni. Se prestiamo una somma vorremmo che quando ci verrà restituito abbia lo stesso potere d’acquisto che aveva prima. Almeno quello. Es. se presto 100€ con cui oggi compro 100 mele ad 1 € a mela, alla fine dovrò cercare di ricevere almeno la somma necessaria per comperare le stesse 100 mele. Almeno eh! Senza essere eroi :). Quindi se penso che il loro prezzo salirà a 1,1 € il tasso dovrà essere almeno del 10%. Alla fine avremo i nostri 100 € + 10 € d’interessi e sarà uguale al costo di 100 mele per 1.1€ (colpo di scena 100x1,1=110). Se prevedo che il prezzo salirà di 1 solo €cent 0,01 € basterà l’1% per compensare il VALORE REALE dei mie soldi. Più STABILE sarà il livello dei prezzi minore sarà questa componente REALE del tasso d’interesse. (Nota: nei decenni passati dei furboni pagavano interessi molto alti 15/20% ma guarda caso l’inflazione era sempre un pochino superiore (stampavano moneta a manetta, i furboni) quindi di fatto stavano PRELEVANDO RISPARMIO REALE senza dirlo!! (The furbons) Gli si dava 100 mele e ce ne restituivano 98/97 così a occhio) Riguardo la FIDUCIA se siamo certi che il creditore ci restituirà i soldi il peso su tasso sarà nullo o basso se siamo certi che il creditore non ci restituirà il prestito il tasso sarà infinito ovvero per nessuna percentuale daremo il denaro a chi sappiamo non ce lo restituirà. In mezzo a questi due casi limite tanto più ci fidiamo del creditore tanto meno questo peserà sul tasso. Viceversa un cattivo pagatore o uno sconosciuto sarà costretto a promettere maggiori tassi per convincere le persone a prestargli il danaro. (Nota: se qualcuno ci offre per es. il doppio del tasso che offrono gli altri vale la pena di farci qualche domanda sul perché lo fa ;) .) (continua)

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