Founder Junior
Vendere in Amazon: serve la partita iva per vendere?
Amazon costituisce una reale opportunità per chiunque voglia mettersi in gioco. Sfruttando il marchio e la visibilità sui motori di ricerca, l’affiliazione ad Amazon costituisce una vetrina di sicuro effetto; l’assoluta libertà di campo che la piattaforma consenta. Ma analizziamo il lato fiscale.
Come per la vendita tradizionale, anche coloro che hanno intenzione di cominciare a vendere su Amazon devono aprire una partita IVA.
Tuttavia andiamo per gradi e vediamo i differenti casi.
La vendita occasionale
Se si vende in maniera occasionale e quindi in maniera NON ABITUALE non è necessario nessun adempimento fiscale, basterà in linea generale rilasciare una ricevuta indicando il bene venduto o servizio prestato ed il compenso ricevuto. È necessario ricordare però che nel caso di vendita di beni non si può usare il contratto di prestazione occasionale, e non esistono limiti, per cui è necessario aprire la partita IVA. L’unico aspetto rilevante è che l’attività di vendita non sia abituale.
L’apertura della partita IVA
Come anticipato, se si vende in maniera non abituale, non si necessita dell’apertura della partita IVA.
Quando invece, l’attività commerciale diventa continuativa ed abituale è obbligatorio l’apertura della partita IVA. I beni venduti o i servizi erogati sono soggetti alle regole IVA del DPR 633/1972 a prescindere dei guadagni di cui si beneficerà.
Se si intende quindi aprire un negozio online su Amazon, si devono compiere dei passaggi di natura burocratica che porteranno ad essere in regola con l’Agenzia dell’Entrate, la Camera di Commercio – Registro Imprese e l’INPS.
Hai bisogno di ulteriori informazioni, contattami pure.