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Aprire un deposito pacchi, le nuove attività nell'era dell'e-commerce
Aprire un deposito pacchi può rivelarsi un’attività particolarmente remunerativa nell’era dell’e-commerce, in cui sono sempre più numerosi gli utenti che effettuano acquisti online. Diventare punto di ritiro significa quindi farsi conoscere a nuovi clienti. E avere una buona ragione per invitarli nel tuo negozio-bar-locale-ufficio anche per altri servizi che voi offrite. Vediamo come fare.
Aprire un deposito pacchi
Individuata la sede e ottenuta l’autorizzazione a compiere l’attività, occorre adempiere ad alcune formalità legate all’impresa che s’intende aprire.
Dal momento che aprire un deposito pacchi comporta comunque l’avvio di un’attività imprenditoriale, è fatto obbligo al titolare di richiedere agli uffici dell’Agenzia delle Entrate l’apertura della partita iva; occorre procedere all’iscrizione dell’azienda nel registro delle imprese del luogo in cui verrà svolta l’attività d’impresa. Questo registro è conservato presso la Camera di Commercio.
Anche sul piano previdenziale (Inps) e assicurativo (Inail) sono previsti determinati adempimenti per regolarizzare la propria posizione e quella degli eventuali dipendenti. L’attività può essere svolta previa comunicazione all’ente locale del luogo in cui avrà sede l’azienda di deposito pacchi.
Una volta adempiute tutte le formalità di cui sopra, l’attività può partire. Affinché quest’ultima abbia successo e porti i suoi frutti, occorre far conoscere la nuova attività a un numero più numeroso possibile di potenziali utenti.
Affiliazione per diventare punto di ritiro.
Forse vi interessa invece incrementare la solita clientela poichè diventando punto di ritiro ogni persona che entrerà nei vostri locali potrà essere un potenziale cliente.
Ci sono moltissimi programmi di affiliazione che non cito, poichè non entro in merito a quelli, ma da un punto di vista fiscale vi rimando al mio articolo sull'affiliate marketing, restando disposizione per eventuali chiarimenti.