Ho 35 anni.

Ho studiato gli ultimi 20 anni in merito alla sensitivita per via del fatto che mi sono ritrovato in situazioni difficili e in contrasto con la vita che intendevo svolgere da che è sorto in me il palese senso di obbieta.

E nato perché attraverso la stessa obiezione che mi veniva fatta in qualunque contesto, mi ritrovavo don più versioni ma senza ne verità ne logica.

Ho capito che nessuno aveva la verità in mano e neppure io.

Così ho mollato tutto, lavoro,vita sociale ed ho iniziato ad ascoltare Dio dentro di me.

Parlando con lui e migliorando la connessione attraverso appunto il silenzio sempre maggiore e xosi il vuoto,ho iniziato a studiare non più sciocchezze come fanno molti, prima di arrivare all'essenziale del discorso ma ho iniziato a leggere e studiare solo l'essenziale, non Rendendomi valido per la società perché a quanto visto, la società stessa non comprende le informazioni che io le cedo gratuitamente mentre la stessa fa pagare a caro prezzo inutili menzogne!

Dunque ho solo lasciato andare ogni carico energetico ininfluente e raccogliendo frammenti su frammenti, trovati dopo mesi di ricerca o estenuanti calcoli algebrici di cui pure io mi stupisco aver fatto.

Trovai lacconnessione tra un frammento e l'altro così crescendo un immagine indissolubile dell'unica verità che non va cercata ma ricostruita poiché ella è frammentaria e confusa nei frammenti di menzogna.

Dopo ormai tanti anni di studio e pratica, nonostante insegno ed espongo gli stessi frammenti raggruppati a discapito delle inutili menzogne che intendono confondere e non indirizzare, ancora etufoo e scopro l'immensità dell'universo emesso nel quale moltiplichiamo e per l'appunto xio che stiamo moltiplicando non è il nostro volete ma le conseguenze di quelle azioni che lo stato stato impone di compiere laddove puoi e potresti compiere solo il tuo volere.

Anticipazione del mio libro che finalmente dopo 10 anni di studio e ricerca sto ultimando per voi.

Ancora prima della ultimata pubblicazione un piccolo anticipo...

Grazie 

ADAM

Il viaggio del Sensitivo

- LE LEGGI DELLUNIVERSO -

- E un piacere essere qui e rivelare a coloro che vi addentrano, i segreti del cosmo e le sue peculiarità.

- Ampia è la conoscenza quanto ampio ed esteso è il viale che stiamo percorrendo ma solo pochi dal vero, prendono consapevolezza di tutto ciò ed in merito al fare, nessun distoglie la propria attenzione né redime le proprie azioni o convinzioni!

- Con le stesse di fatto, si percorre la via senza destare alcun approccio in essa né ascolto di essa se non attraversando la sua essenza come un pioniere e non come un’amante pronto a servire.

- Distogliere il proprio ascolto dalla più semplice delle cause, la vita, si dimentica d’essere parte della stessa ed in ella d’ esserne creatori e figli.

- Figli poiché di ella portiamo forgiatamene gli elementi di cui è formato il corpo, corpo che contiene la fonte divina di vita.

- Quanti hanno cercato la fonte, l’anima, la vita eterna che supera le limitanti degenerazioni fisiche.

- Quanti hanno agito contro l’umanità per tornarvi poi in mezzo come re caduti dalla torre più alta, crollando sulle ginocchia laddove di poteri andavano sottomettendo ma non avendo per l’appunto la giusta conoscenza delle dinamiche della vita non la si trova e quando la si trattiene e la si vede in cerca di salvezza ovunque, noi le spezziamo le ali ed ella si dissipa e svanisce nell’imminenza consuetudine degli eventi che susseguono al di la della stessa consumandosi nella loro stessa dinamica, che persiste come forma di vita materiale, sulla base delle emozioni provate di vita spirituale che può nel ricordo insegnare e guidare coloro che cercano anche solo un raggio di luce, la stessa che attraverso i pezzi delle dinamiche succedute, rivela la grandezza e l’immensità stessa del viale, nonché i suoi segreti di cui l’anima ha fatto ricerca, abbondanza e dono!

- Questo ovviamente è un paradosso è per comprenderlo bisogna comprendere la natura del paradosso stesso e la sua voglia di esistere e trasformarsi in qualcosa di più grande che paradossalmente è concepibile nella sua forma evolutiva.

- Per scoprirlo, per scoprire cosa ero io e dunque cosa fosse un paradosso nella realtà, abbisogna che io stessi mi prendessi delle responsabilità senza le quali non avrei mai potuto ottenere risposte.

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PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DI SÉ