Luca Spadotto

AVETE MAI PENSATO AD UN VIAGGIO NELLA FORESTA NERA? NE VALE LA PENA?

2019-08-14 09:47:25

Se nell'interminabile elenco della tua "to-do-list" figura anche la voce "Viaggio nella Foresta Nera", ti voglio dare una mia interpretazione per farti capire se tenere o depennare il nobile proposito.

Mi sono sempre immaginato la Foresta Nera (Schwarzwald in teutonico) come una lunga strada asfaltata che corre fra due file ininterrotte di impenetrabili boschi e foreste.

Ogni tanto si aprono delle stradine laterali che conducono a piccoli e suggestivi paesini in cui tanti fragili “Geppetti”, a lume di candela con i loro occhialini pince-nez sul naso, sono chini sugli inestricabili ingranaggi degli orologi a cucù (Kuckucksuhr).


“Venite a tastare con mano” diceva Mastrotta in TV per venderci i materassi con l’elefante.


Luglio 2019. Dopo breve consulto famigliare, a sfondo dittatoriale-genitoriale (ai miei figli il viaggio in Germania pareva una sorta di tragico emigrare nelle miniere della Ruhr), caricati tende e borsoni in auto, abbiamo chiesto a Google Maps di portarci al Lago Titisee, definito “Il meraviglioso lago glaciale della Foresta Nera”.


L'area della Foresta Nera non è Baviera. Si trova invece nell'estremo est della Germania. Sopra Zurigo e spalla a spalla con l'Alsazia francese.

Per capirci, provate ad immaginarla come un rettangolo, dove sul vertice in alto a destra c’è Stoccarda, su quello in alto a sinistra c’è la città termale di Baden Baden, in quello basso a sinistra la città di Friburgo in Brisgovia (termine che sembra estrapolato da un libro di Geronimo Stilton) e in quello basso a destra proprio il Lago Titisee.
In mezzo foreste, saliscendi di strade, pochissime auto e tante-tante-tante mucche al pascolo.


Ho detto campeggio? Già, che a mio parere è anche il modo migliore di approcciare e vivere la zona. Noi abbiamo optato per il Camping Bankenhof sulle sponde del lago ed anche unica piazzola libera disponibile ad agosto in tutto il Land del Baden-Württemberg (cioè in tutta la Foresta Nera). Tedeschi ed olandesi adorano piazzare qui i loro perfettamente attrezzati caravan e roulotte.


In qualche altro post parlerò poi in maniera più dettagliata di quello che c’è abbiamo visto, per adesso vi voglio dare solamente un mio personale giudizio sull’esperienza.


“Luca, lo consiglieresti? Ci torneresti?"


Allora, in campeggio ci siamo veramente rilassati. Tutto organizzato in stile nordico. Non c’era assembramento e “caciara”. Caldo di giorno e “stridore di denti” nella notte.


Ma le gite giornaliere che abbiamo fatto (N.B. con il soggiorno nelle strutture vi viene data una carta per viaggiare in treno ed autobus a gratis) ci hanno fatto capire che l’assessore al turismo della foresta nera si è saputo vendere molto bene, creando un mito ed una attrattiva veramente efficace.

Per carità, tutto bello, verde e ordinato. Non c’è confusione, non c’è il traffico della nostra penisola. Tutti rispettano i limiti (anche se i 30 km/h nei paesini mi hanno fatto tremare il piede sulla frizione). Molto pacifico.


Ma se posso dire la mia, risparmierei un sacco di chilometri e farei piuttosto avanti e indietro in loop la Val Pusteria (o la Val Badia) In Alto Adige, che ti ritornano indietro molto di più. Stessi prati, stesse mucche, stesse foreste, stesso ordine ma soprattutto, oltre il limitar dei boschi, le meravigliose punte aguzze delle Dolomiti che nella Foresta Nera proprio non ci sono.

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