Luana Di Marcantonio

Founder Senior

VOLEVO SOLO LAVORARE...

2019-11-23 11:27:46

La dignità, l’integrità morale e professionale di ogni singolo lavoratore deve essere garantita in ogni posto di lavoro.

Il mobbing

In psicologia

  • In psicologia la parola mobbing indica una forma di abuso (psicologico o verbale) fatta da una o più persone nei confronti di un altro soggetto. La parola mobbing  tradotta in italiano significa “assalire.” È una forma di pressione usata nel mondo del lavoro  Purtroppo viene usata da chi teme un collega o il più delle volte può provenire dal datore di lavoro. Con questo sistema si cerca di portare il mobbizzato al licenziamento volontario o di portare l’azienda a licenziare la persona “scomoda” che nulla ha fatto di male se non provocare invidia derivante da qualità professionali che altri non possiedono.

Le forme di mobbing sul lavoro

  • Non dovrebbe esserci nessun motivo che spinge una o più persone a compiere atti verbali o psicologici nei confronti di un’altra persona. Purtroppo il ripetersi di certi comportamenti  deriva da una forma di insicurezza caratteriale, da una forma quasi aggressiva di rivalità e  da frustrazioni personali che poi poniamo in essere sotto forma di mobbing nei confronti di un’altra persona che nulla di male ha fatto ma presa come bersaglio, perché  è l’unico modo per sentirsi forti e capaci di fronte a tutti. Individuare quindi il soggetto debole da poter “usare.”  

Chi subisce il mobbing 

  • Premesso che nessuno dovrebbe subire mobbing. Ma la persona che lo riceve comincerà a vivere il suo incubo. Perché psicologicamente  questa forma di abuso genera un totale stato di stress, ansia e frustrazione, tale al punto di non poter svolgere la propria attività lavorativa. Purtroppo questo stato emotivo si ribalta automaticamente anche sul lato personale e famigliare quindi anche fuori dall’ambito lavorativo poiché lo stato d’animo di chi subisce il mobbing è continuativo e perseverante in quanto chi infierisce contro una persona con l’unico scopo di provocare malessere disagio e demotivazione generale,  lo farà all’infinito senza ovviamente preoccuparsi di nessuna conseguenza. Il mobbing può arrivare da un nostro collega o superiore o datore di lavoro, quest’ultimo potrà non necessariamente  colpire verbalmente il mobbizzato, ma potrebbe infierire demansionandolo senza nessun motivo, conferendogli ruoli inutili, togliergli quindi la dignità professionale.

Emarginazione

  • Chi subisce il mobbing viene portato a uno stato di emarginazione tale da essere allontanato anche dai colleghi. E non importa se chi commette questo vergognoso atto sia il capo o un superiore o un collega, da chiunque provenga il risultato è lo stesso. Cosa fare e come comportarsi in questi casi?  Io credo che chi si trova in queste situazioni  si trova anche nel posto sbagliato perché se all’interno di un’azienda nessuno si accorge di cosa stia accadendo o ancor peggio si faccia finta di non sentire e di non vedere quasi a rendersi complici, credo che la soluzione migliore è cercare di vagliare altre proposte di lavoro. La cosa più brutta è che a volte non si faccia nulla nei confronti di persone che subiscono questi abusi psicologici e verbalie e che oltretutto  non ci sia un capo pronto a mettere fine a tutto  e che ci sia  una totale emarginazione. 
  • Il mobbing comporta al mobbizzato (colui che subisce ) forti stati di:
  • Stati acuti di emicrania
  • Problemi intestinali
  • Eruzioni cutanee di varia natura
  • Insonnia
  • Mancanza di lucidità 
  • Nervosismo
  • Perdita di autostima

Ti presento un amico

  • Chissà quante volte ci sarà capitato che qualcuno ci chiedesse di aiutarlo nella ricerca di un impiego. A volte ci siamo prodigati, altre abbiamo ritenuto di non farlo poiché la persona che ci faceva tale richiesta era inaffidabile. Cosa succede invece se ritieni di aiutarlo ma poi si verificano  situazioni avverse che remano contro di lui?  Riesci ad aiutare tuo cugino (ad esempio) che viene inserito in un periodo di prova nella tua azienda, ma poi viene trattato molto male da molte persone da cui non ti aspettavi questo genere di comportamento. Questa è una forma alternativa di mobbing o più semplicemente una forma indiretta  per farti provare il disagio. Forse è ancor più peggio di una situazione che si crea in ambito lavorativo ma che poi si estende anche su un livello famigliare. Inoltre se hai avuto il piacere di presentare una persona cara alla tua azienda, è perché mai avresti immaginato una simile situazione, quindi a tutto aggiungiamo il peso di una forte delusione. 

Cosa posso fare?

  • Nel nostro paese non ci sono ancora norme o leggi specifiche contro il mobbing.  Ma visto i problemi di salute che comporta questa forma di pressione psicologica è possibile richiederne i danni perché violata la tutela del diritto alla salute oltre  alla violazione  della tutela  del lavoratore sul posto di lavoro. Fondamentale è dimostrare di aver subito mobbing e non solo dichiararlo. Spesso alcuni lavoratori, per paura di perdere il lavoro non “ricordano” di aver visto il collega subire mobbing. Credo che questa forma di accanimento sia la cosa peggiore che possa capitare sul posto di lavoro. Nel caso in cui fosse un collega o un superiore o un capo significherebbe che l’azienda ha dei grossi problemi, in quanto nessuno vigila, nessuno frena l’abuso e quindi mi chiedo cos’e’ peggio? Chi fa il mobbing o chi resta a guardare inerme. Se mi trovassi al posto di chi subisce il mobbing capirei che la gente che lavora in quell’azienda non è uguale a me è quindi raccoglierli ogni cosa che possa dimostrare quello che ho subito e cercherei lavoro altrove, Questo non significa che sia io ad aver perso ma più semplicemente trovare dignità e serenità ed avere molto tempo a disposizione per rivendicare il mio diritto alla tutela della salute (venuta a mancare) per tutto il tempo che ho subito il mobbing. P.S. Ovviamente è il comportamento che assumerei io se dovessi trovarmi in questa situazione. Ognuno,  visto il delicatissimo argomento, sceglierà la strada da seguire. 

Autore: LUANA DI MARCANTONIO

Foto: Pixabay