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Hibiscus đ¸
L' Hibiscus è un genere appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Nativo dellâAsia e delle isole del Pacifico. Il nome deriva dal greco e probabilmente fu assegnato da Dioscoride, noto medico dell'antichitĂ , vissuto nel I secolo d.C.
Simbologia
Introdotto in Europa nel â700 e negli Usa un secolo dopo, è ormai reperibile con denominazioni e significati diversi a seconda dellâarea geografica: âFiore di un'oraâ, âAcetosa di Guineaâ, âRosa della Cinaâ, âZinger rossoâ, âRosa malvaâ, ecc.
È ovunque considerato testimonianza di una âbella estateâ, altrimenti non fiorirebbe. Di conseguenza, il dono di fiori di ibisco augura di trascorrere piacevolmente i mesi estivi.
In Europa, deriva dall'Era Vittoriana (1837-1901) lâattuale significato dell'ibisco di âbellezza delicataâ attribuito a questo fiore per la sua durata soltanto dal mattino al tardo pomeriggio.
Nel Nord America, è simbolico di avvenenza, fecondità, devozione della âsposa perfettaâ.
Nella Lingua Giapponese, âhanakotobaâ significa âdolceâ: il fiore di ibisco dà il benarrivato amichevole a qualunque visitatore.
Comunemente diffuso nelle isole del Pacifico, il fiore di ibisco è il simbolo dello Stato delle Hawaii dal 1923. È tradizione donarlo in ghirlande a collana alle autorità statali e ai turisti in segno di benvenuto ospitale e, secondo unâantica credenza popolare, incita a cogliere le opportunità. Le donne hawaiane portano questo fiore tipico tra i capelli dietro lâorecchio sinistro, per mostrare il loro status di single, o dietro al destro, se impegnate, oppure dietro a entrambe le orecchie, quando vorrebbero un nuovo amore pur essendo già accompagnate.
In Cina, lâalberello di ibisco (âHibiscus rosa-sinensisâ) incarna la ricchezza e la fama, mentre il fiore delicato rappresenta la ragazza non sposata.
In Corea del Sud, dove il fiore di ibisco (âHibiscus syriacusâ, âMugunghwaâ) è lâemblema nazionale, identifica lâimmortalità, nonostante la sua delicatezza, lâamore perpetuo nei matrimoni e lâinvincibilità militare in guerra.
Introdotto sulla Penisola Malese nel XII secolo, l'ibisco cinese (âBunga Rayaâ, âfiore della festaâ) è il simbolo della nazione (dal 1960), coniato e stampato su monete e banconote che, con i petali rossi, rappresenta la vita, il coraggio e la rapida crescita del Paese.
Proprietà e Utilizzo
Con i fiori di ibisco (Hibiscus Sabdariffa) si prepara il "karkadè", una bevanda da gustare calda o fredda che si ottiene lasciando in infusione in fiori essiccati. Il delizioso tè senza caffeina, color rosso rubino, dal sapore intenso di frutti di bosco e limone, è noto in Italia, in Egitto e in Sudan. Già sorseggiato dai faraoni egiziani per rinvigorirsi dal caldo del deserto e ritenuto un afrodisiaco, si è diffuso come âRoselleâ o âBissapâ in Africa occidentale, âFlor de Giamaicaâ in Messico, âGonguraâ in India e in Brasile, e a livello internazionale.
Tra i malesi, il decotto di radici di ibisco era un rimedio tradizionale in caso di febbre e un collirio per occhi irritati; i fiori servivano da esorcismo contro le epidemie e le malattie. Lâinfuso di petali era utilizzato come espettorante nella bronchite. Si usava anche il decotto di fiori bianchi e rossi come antidoto al veleno. Il succo di fiori bianchi di ibisco era assunto in presenza di difterite. Le foglie venivano applicate in impacco per alleviare mal di testa, foruncoli, piaghe, gonfiori. I petali di ibisco rosa erano utilizzati per calmare le infiammazioni cutanee.
In India si impiegavano i fiori gialli per le proprietà lenitive e protettive; anticamente rientravano in preparazioni di profumi e balsami rinfrescanti.
Nelle Filippine, invece, la poltiglia di boccioli veniva applicata sui rigonfiamenti tumorali.
Fiori rossi di ibisco si mescolavano a semi di papaya ad uso abortivo in Olanda, dove le ostetriche aiutavano le partorienti con la mucillagine e il succo delle foglie di âHibiscus Tiliaceusâ.
Allâibisco venivano riconosciute proprietà medicamentose dalla fitoterapia cinese e indiana.
La medicina ayurvedica utilizzava i petali di ibisco, soprattutto della varietà a fiori bianchi e a fiori rossi, insieme ad altre erbe, per preparare un olio medicato per prevenire la caduta e lâingrigirsi dei capelli, stimolarne la ricrescita e, in generale, per risolvere la forfora e altri problemi al cuoio capelluto; foglie e fiori ridotti in poltiglia con poca acqua diventavano un impasto schiumoso adoperato come shampoo condizionante; estratti di foglie e di fiori di ibisco erano un emmenagogo efficace per regolare il ciclo mestruale; con le radici si trattavano le malattie veneree e si preparavano miscele contro la tosse.
Gli antichi testi ayurvedici riconoscevano ai petali di ibisco anche proprietà anticoncezionali.
Lâinfuso dei petali di ibisco è uno shampoo delicato e ammorbidente per bambini in Polinesia, nel sud-est asiatico, nel centro e nel Sudamerica.
I fiori erano adoperati per lucidare le scarpe in Giamaica, in Indonesia e in alcune nazioni africane, dove lâibisco era denominato, infatti, il âfiore delle scarpeâ.
Dalla corteccia dellâibisco (âHibiscus Canabinusâ) si ricavano delle forti fibre che, nelle aree calde subtropicali, possono raggiungere fino a 3 metri di lunghezza e che sono impiegate per produrre tessuti grezzi, reti, carta e, in Polinesia, gonnelline di paglia e parrucche.
Lâuso ornamentale delle piante di ibisco è diffuso per allestire siepi e file divisorie a fiori colorati lungo strade, autostrade e giardini: le varietà più comuni a questo scopo sono l'ibisco cinese, soprannominato la âRegina degli arbusti tropicaliâ, nelle aree tropicali e subtropicali, e l'Hibiscus Syriacus (âRosa di Altheaâ o âRosa di Sharonâ) nelle zone temperate.