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Cosa sono le IEO?

2020-03-26 14:51:24

LKSCOIN si presenterà al pubblico attraverso una IEO, ma cos'è esattamente una IEO? Chi frequenta l'ambiente delle criptovalute sarà abituato agli acronimi, visto che nel corso del tempo se ne sono susseguiti diversi, talvolta creando confusione tra gli investitori e finendo col renderli scettici.

Vediamo quindi l'evoluzione di questi acronimi e come le IEO rappresentino un'evoluzione più sicura di questi progetti basati sulle criptovalute. Iniziamo con lo "srotolare" gli acronimi: ICO (Initial Coin Offering), STO (Security Token Offering), IEO (Initial Exchange Offering). Inutile sottolineare come tutte queste offerte abbiano lo stesso obiettivo, ovvero, permettere alle società o alle fondazioni di raccogliere fondi per finanziare i loro progetti. 


Le ICO sono state le prime a spuntare sul mercato: le società raccoglievano denaro vendendo direttamente agli interessati i loro token. Questi ultimi potevano avere una certa utilità all'interno del progetto della compagnia stessa, oppure fungevano da asset scambiabili come un titolo azionario. Possiamo dire che il periodo delle ICO è stato un po' come il Selvaggio West: nessuna regolamentazione, nessuna supervisione del progetto e molto spesso finivano col rivelarsi scam a tutti gli effetti. Finché si riusciva a convincere gli investitori della bontà del progetto, non bisognava preoccuparsi di altro.


Tuttavia la mancanza di normative ha attirato l'attenzione di diverse realtà di regolamentazione che praticamente hanno ridotto a brandelli la pratica di fare affidamento sulle ICO, dando quindi vita successivamente alle STO. Si può pensare a quest'ultima come ad una ICO regolamentata, ma con due differenze sostanziali: mentre i token emessi rappresentavano asset finanziari a tutti gli effetti, le ICO potevano emettere anche utility token che avevano una certa funzionalità e utilità nel progetto; le STO erano completamente regolamentate, quindi offerte esclusivamente ad investitori accreditati, lasciando di conseguenza fuori chi non rientrava nella categoria di "investitori accreditati". E quindi la storia evolutiva del mondo delle criptovalute ha portato una nuova pratica: le IEO.


Queste ultime non sono altro che ICO però gestite da un exchange, quindi invece di avere una società o fondazione che vende token direttamente al pubblico, con le IEO è l'exchange a farlo per conto della società o della fondazione. Ecco come funziona: una società o fondazione paga una commissione per listare parte dei suoi token sull’exchange specifico; in cambio quest'ultimo si occupa di tutti gli altri aspetti, come creare un mercato per il token, rendere sicuri i fondi e vagliare gli investitori. Dopo questa fase il token viene inserito sul sito web dell’exchange e attraverso di esso viene condotta la vendita dei token. Una volta che l’arco temporale della vendita finisce, i token sono subito pronti per essere scambiati con il resto del mercato.

Ma quali sono i vantaggi di una IEO rispetto ad una ICO e una STO?

fonte immagine: hackernoon.com


Il primo e più importante vantaggio è l’incremento della fiducia nel progetto: gli investitori si fidano della reputazione dell’exchange, e visto che quest’ultima viene messa in prima linea quando offre al pubblico un token specifico, essi saranno incentivati a sostenere il progetto presentato attraverso una IEO. Inutile dire che i progetti scam in questo modo vengono drasticamente ridotti se non annullati del tutto. Il secondo vantaggio è che le IEO sono aperte a tutti (a meno che non vengano respinte dall’exchange dopo aver vagliato le loro credenziali), permettendo quindi anche ad investitori più piccoli di partecipare, cosa che invece sarebbe stata impossibile con una STO visti gli alti standard di eligibility. Un terzo vantaggio è la sicurezza: in passato i fondi delle ICO potevano andare persi a causa di hacking o furti, mentre con le IEO gli exchange devono mettere in sicurezza i fondi degli investitori, e questo in pratica è il loro lavoro. Di conseguenza non ci troviamo di fronte a start-up senza esperienza nel campo. Infine la società o fondazione che vende il token non deve preoccuparsi della regolamentazione, visto che sta all'exchange valutare gli investitori attraverso il KYC (know your customer).


In conclusione, le IEO rappresentano una situazione win-win-win per tutte le parti in gioco: exchange, investitori e società/fondazione che cercano di raccogliere fondi per i loro progetti. Con una IEO ogni parte può concentrarsi su cosa sa fare meglio: gli exchange pensano alla regolamentazione e ai fondi; la società/fondazione pensa a sviluppare il suo progetto; gli investitori si sentono più sicuri sapendo che ognuna delle altre parti è focalizzata a svolgere il proprio dovere.


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