TECNICA AMIGURUMI ED ESPERIENZA PERSONALE
š¦ COS'Ć UN AMIGURUMI?
Il termine giapponese AMIGURUMI deriva da AMI, il cui kanji significa intrecciare, e GURUMI.
Definire cosa significhi il kanji di GURUMI in italiano non è semplice, perché non si può esprimere esattamente con un termine equivalente. Sicuramente il suo significato più intimo sta nell'indicare qualche lavoro prodotto con il filo come il lavoro a maglia, la tessitura con telaio e in ultimo anche lāuncinetto, che è proprio lo strumento utilizzato per fare gli amigurumi.
Questa tecnica fa parte quindi delle Arti tessili.
Un altro significato contenuto nel termine amigurumi, è quello di mettere assieme, impacchettare un pupazzo, formato da vari pezzi, cuciti insieme.
Gli amigurumi sono infatti dei pupazzetti, generalmente rappresentanti animali antropomorfi o soggetti simili.
La lavorazione a maglia ha almeno milleduecento anni, la tessitura ha le sue origini addirittura nella preistoria, l'uncinetto ha invece origini recenti: nel 1823 fu pubblicato un articolo con delle istruzioni per fare borsette, presentandolo come unāalternativa più economica del pizzo (la lavorazione allāuncinetto è recente, ma lo strumento con cui si lavora è più antico, probabilmente deve la sua nascita alla Cina).
I giapponesi sono stati i primi ad usare lāuncinetto per creare dei pupazzi, rispecchiando alcuni dei loro valori estetici, per esempio il wabisabi, che trae le sue origini dal buddhismo. Il termine significa impermanenza, precarietà, indica tutto ciò che è semplice, umile, domestico e grezzo.
Buona parte dellāarte giapponese, dai bonsai ai giardini, tiene conto di questo valore, e gli amigurumi non fanno eccezione.
Generalmente, questi pupazzetti sono estremamente stilizzati e composti da forme geometriche semplici, e sono anche una forma dāarte abbastanza umile (chiunque, se ne ha voglia, può impararla autonomamente).
Un altro valore estetico degli amigurumi è il kawaii, ovvero l'arte di riuscire a rendere i soggetti teneri e carini.
Il passaggio degli amigurumi in Occidente è avvenuto in questo secolo, ma la moda è scoppiata solamente negli ultimi anni.
Con la tecnica amigurumi oggi si creano diversi tipi di oggetti personalizzati con il tema che si preferisce.
Rispetto all'amigurumi tradizionale, oggi si tende a far assumere al pupazzo un aspetto molto più realistico e meno stilizzato.
VENIAMO A ME!
La mia tecnica è mista, ho preso spunto sia dall'aspetto tradizionale (orientale), che vuole far esprimere dolcezza e tenerezza, sia l'aspetto occidentale, ovvero la cura dei particolari e l'attenzione per un risultato più realistico possibile.
Le persone che vedono e toccano i miei amigurumi, dicono che sembrano veri. Ho capito meglio cosa la gente volesse intendere, quando qualcuno mi disse che uno dei miei unicorni sembrava proprio vero.... Sappiamo che l'unicorno fa parte della mitologia, quindi ho chiesto "ma cosa intendi per vero? L'unicorno non esiste".....e la risposta di quella persona è stata: "PERCHÈ I TUOI PUPAZZI HANNO UN'ANIMA".
Inutile negare che mi sono commossa!
Si stampa nel mio cuore l'emozione che provo quando vedo una bambina quasi piangere dalla gioia per il suo pupazzo di vita (così sono stati chiamati da diversi bambini).
COME REALIZZO UN AMIGURUMI
La maggior parte delle persone che utilizza questa tecnica, utilizza degli schemi scritti da seguire, io personalmente ho scelto di realizzarli solo costruendo l'immagine del soggetto nella mia mente, o attraverso un disegno che faccio prima di iniziare: questo mi permette di creare dei soggetti unici, pur rispettando la richiesta di chi me li commissiona.
COSA PROVO NEL REALIZZARE AMIGURUMI?
Sicuramente, primo tra tutti, il senso di appagamento di un processo creativo, che ogni artista probabilmente vive: durante un processo creativo, si sospende il pensiero, si libera la mente da mille problemi quotidiani, ci si sente liberi, rilassati, e si producono altre idee.
Provo poi una gioia immensa nel vedere l'espressione della persona che riceverà il mio piccolo pupazzo: mi è stato detto che REGALO SOGNI, e quando vedo una persona sognare, anche solo per un istante, per mio merito, mi sento libera.