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Libri & Scrittura

Recensione di Ricordi, sogni, riflessioni

2022-06-27 16:20:00

Il libro è una biografia riflessiva su Jung. Egli è un medico e psichiatra. Per anni ha collaborato con Freud per poi distaccarsi da lui. Ecco di cosa tratta il libro e le mie riflessioni.

Una prolungata immersione nelle profondità dell'io, una turbolenta esplorazione dei luoghi più reconditi e inaccessibili della nostra interiorità. Questo ha significato per Carl Gustav Jung portare alla luce i ricordi di una vita e scrivere la propria autobiografia. Un travaglio attraverso il quale lo psichiatra di Zurigo riuscì a far riaffiorare gli intimi legami che univano le idee della maturità, esposte all'interno delle sue opere scientifiche, alle sue più torbide memorie: l'infanzia, i viaggi, le immagini sconvolgenti che ne segnarono le prime esperienze oniriche, la passione per la filosofia, la letteratura e le religioni, gli studi e i primi successi professionali; fino all'incontro con Sigmund Freud, la collaborazione tra i due, le incomprensioni e le rivalità. Pagine in cui Jung racchiuse la sostanza spirituale del proprio insegnamento e tracciò una meravigliosa geografia dell'animo umano.

La mia opinione

Mi sono avvicinata a Jung solo di recente, incuriosita dalla sua interpretazione dei sogni, del tutto differente a Freud, il quale mi è antipatico.

Leggendo il libro mi sono affascinata ulteriormente allo psichiatra, avvicinandomi a lui, condividendo la maggior parte del suo pensiero e rassicurandomi su alcuni punti della mia vita molto vicina a lui.

Solo su alcuni punti mi discosto e ritengo l'unica parte del libro piuttosto noiosa.