Libero di Smettere - Giulio Musmeci

Vivere senza fumo in modo spontaneo

Libero di Smettere - Giulio Musmeci

Vivere senza fumo in modo spontaneo

«Vorrei smettere di fumare,ma è un periodo troppo difficile»

2021-07-29 14:08:25

Di recente ho sentito questa frase ancora una volta. La volontà di smettere c’è, ma stai affrontando un periodo troppo impegnativo...

Di recente ho sentito questa frase ancora una volta. La volontà di smettere c’è, ma stai affrontando un periodo troppo impegnativo. Non hai un attimo di tempo per te stesso, hai mille impegni, magari hai tante spese da sostenere, sei sottoposto a situazioni stressanti sul lavoro e/o in famiglia…
E allora no, sembra proprio che non sia il periodo adatto per smettere. In un momento così difficile e complicato, «lasciatemi almeno fumare»… sembra questo il “disco” che ti gira in testa.
Solita premessa… ti capisco, perché nella dipendenza dal fumo ci sono passato anche io. Sì, sono io quello nella foto qui sopra.
Per di più, stiamo tutti vivendo un periodo assurdo, in cui tutto sembra andare a velocità 10x. Non c’è una persona con cui io parli in questo periodo, che mi dice che sta vivendo un periodo tranquillo in cui riesce ad avere tutto sotto controllo.
Anzi, da circa un anno a questa parte, la maggior parte delle conversazioni iniziano con… «È un periodo... 
.../complicato/stressante/pesante/difficile...»
Però, però, però, se sei qui non è per ascoltare i problemi degli altri, ma per risolvere un tuo problema, giusto?
Se hai già letto altri miei articoli, sai che, quando si parla di “problemi”, mi piace cambiare prospettiva. Infatti, tante volte è il primo, necessario passo per andare avanti e compiere scelte significative, che possono sembrare difficili.
E allora, avanti tutta con un diverso punto di vista su questa situazione. Ti racconto com’è andata per me, poi tiriamo insieme le conclusioni.

Smettere di fumare in un periodo difficile: il mio assurdo trasloco di 3 anni fa con un bimbo di 4 mesi

Quando mi sono liberato dalla dipendenza, ero da poco diventato papà. Per la precisione, il giorno in cui ho fumato l’ultima sigaretta - il 16 maggio 2018 - mio figlio non aveva neanche 3 mesi.
Un periodo bellissimo e magico, com’è giusto che sia. Ma l’arrivo di un figlio, si sa, non è tutto rose e fiori. Ci sono tante cose nuove, tante spese, tutta l’attenzione e l’energia sono dedicate al bambino, si dorme poco e anche male.
Così è stato anche per me. Per di più io e la mia compagna eravamo completamente da soli, con i nonni a centinaia di km di distanza. Ce la siamo gestita in due, così come accade a tante coppie al giorno d’oggi. E se ci sei passato anche tu, sai di cosa parlo.
La mia compagna è stata eroica, io ho fatto il meglio che potevo e oggi, 3 anni dopo, ci guardiamo indietro con un sorriso.
Eppure, se mi chiedi se quel periodo sia stato facile… posso dirti, con una certezza granitica… no, non è stato facile per un ca…
… calma.
È stato un periodo intenso, ecco.
A inizio luglio ci siamo trasferiti a quasi 300 km di distanza. Abitavamo in un monolocale, a Bologna. Avevamo quindi bisogno di più spazio e ci siamo spostati in un appartamento sopra quello di suo padre, vicino Urbino.
Io ho abbandonato la città dove avevo vissuto per 7 anni, ormai una seconda casa per me.
Lei tornava al suo paese d’origine, con alcuni grossi sospesi da risolvere in famiglia.
Per entrambi è stato un salto nel buio. Abbiamo abbandonato delle certezze, in cambio di un futuro ignoto. Certo, avevamo fatto le nostre valutazioni… ma eravamo comunque impauriti da questo cambiamento.
In tutto ciò, ho lasciato anche il mio lavoro come commesso in un negozio di elettronica in centro a Bologna, quando mi mancava poco più di un mese dal famigerato contratto a tempo indeterminato.
Con un bambino appena nato e con le incertezze di oggi nel mondo del lavoro… poteva sembrare una follia. Però è stata una scelta mia, che rifarei altre 100 volte.
Ma ecco, se proprio me lo chiedi di nuovo… non è stato un periodo facile.
Abbiamo fatto un trasloco assurdo, dentro una Mini 3 porte, schiacciati tra i bagagli e i giocattoli di nostro figlio, sotto il sole cocente di luglio.
(A dir la verità, io il giorno prima avevo già fatto andata e ritorno con uno sconosciuto, nel suo furgone riempito dai nostri scatoloni... ma non era bastato e anche nella Mini abbiamo dovuto metterci di tutto)

2 giorni dopo il nostro arrivo, sono andato in crisi: «Ho fatto una cazzata a venire qui»

Mi sentivo un pesce fuor d’acqua, in una casa che non sentivo mia e circondato da persone che non avevo mai visto, eccetto ovviamente la mia compagna e nostro figlio. Tra l'altro nella gestione del bambino ci siamo ritrovati ancora una volta da soli per via di alcune incomprensioni con mio suocero. Quindi, mentre sistemavamo vagonate di roba nella casa nuova, dovevamo anche gestire il nostro pargolo. Aveva 5 mesi.
Ma anche qui, se mi guardo indietro sorrido, anche perché il tempo ci ha dato ragione. È stata la scelta giusta per tutta una serie di motivi.
Ma veniamo alla ragione per cui sto scrivendo questo articolo.
Infatti, mi sa che ancora non l’ho detto… non è stato un periodo facile.

Lo ammetto, in quei momenti difficili… la tentazione della sigaretta è arrivata più volte

Ma no, grazie.
Certo, sarebbe stata la scelta più facile per un ragazzo di 26 anni, un neo-papà ancora goffo e insicuro, disoccupato e con un futuro incerto, durante un trasloco infinito in una città nuova… bè, almeno una bella sigaretta me la sarei meritata… no? Fosse anche solo per prendermi un momento con me stesso…
Ripeto, no grazie.
Ma dove voglio arrivare con questa storia?
In quei mesi e, soprattutto, in quei giorni di “crisi da trasloco”, ho sperimentato qualcosa di inaspettato: aver smesso di fumare mi ha aiutato a vivere meglio, molto meglio, quel periodo.
Certo, detto così sembra assurdo. Anzi, di solito si tende a rimandare la fatidica decisione a «Quando sarò in un periodo più tranquillo… quando sarà il momento giusto…»
Ma la realtà è che liberarti dalla dipendenza può darti una straordinaria iniezione di autostima e coraggio, proprio ciò di cui hai bisogno per affrontare i momenti più delicati.

Sapere di farcela anche senza quella “stampella psicologica” travestita da sigaretta… È una soddisfazione che non ha prezzo e mai ce l’avrà.
Non solo ti sei liberato, ma riesci anche ad attraversare a testa alta un periodo difficile… e a farlo con le tue sole forze, senza nasconderti dietro una illusoria nube di fumo.
Pensa che fregatura. Sei convinto che la sigaretta ti sarà di sostegno in un momento difficile. Ma a guardar bene, quel periodo sarà difficile a prescindere. E tu in tutto questo avrai continuato a fumare, continuando o a mandare a te stesso il messaggio che «non puoi vivere senza».
Certo, a volte può sembrare più ragionevole non “sovraccaricarsi” e aspettare un momento più tranquillo… ma il momento ideale esiste solo in un posto.
La tua immaginazione.
La realtà è invece che potresti cogliere un periodo difficile come un’occasione di crescita interiore. Attraversare questo periodo senza fumare… sarebbe una conquista che lascerebbe un segno indelebile su tutta la tua vita. 
La consapevolezza di esserti liberato, darebbe una grande forza ed energia in più per vivere le difficoltà nella versione migliore di te stesso.
Credi che io stia esagerando?
Bè, allora prova, poi mi dirai :)
Alla tua Libertà,
Giulio
P.S. Ovviamente, in tutto ciò manca un pezzo importante. Cambiare prospettiva è solo il primo passo. Se infatti non ti prepari per liberarti dalla dipendenza, rischi di sbattere contro un muro. 
Ti suggerisco allora di dare un'occhiata al mio video-corso Smettere senza Smettere.
Qui sotto, trovi il video di presentazione.

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