Accademia delle Libere I-Dee

Spiritualità & Filosofia

La goccia, il loto e il lago

2019-09-16 05:31:30

Lasciarsi andare. Quando ho letto il tema della carta ho sorriso, perché una cosa così semplice, in realtà è tutt'altro che facile. Penso a tutte le volte che...

... avrei voluto dimenticare, o lasciar perdere, o staccarmi da qualche situazione difficile, e tutto riuscivo a fare, tranne che quello. Per non parlare delle mille volte in cui avrei voluto "lanciarmi" in qualcosa, senza averne il coraggio.

Come posso scrivere un articolo su un argomento in cui io, per prima, ho qualche difficoltà, mi sono chiesta.

Semplice, Sara, mi sono risposta. Fai quello che fai sempre. Sii te stessa. Dì quello che pensi e verrà un bell'articolo. 


Ecco qui, dunque...

La goccia, ovvero, come scivolare sulla vita e lasciarsi cadere nel vuoto senza paura. La foglia di loto, ovvero quello che vorrei tanto imparare ad essere... ma ci sto lavorando su! Il lago, ovvero il tutto, l'universo, le persone, la vita.

La goccia

Avete presente quando davanti a voi si presenta una scelta, non importa se sia facile o difficile, e state vivendo quel momento terrificante in cui non sapete cosa scegliere? La verità è che noi sappiamo sempre quale sia la cosa giusta per noi. 

Sempre.

Solo che abbiamo paura. Siamo la goccia che deve cadere dalla foglia per buttarsi nella vita e non abbiamo voglia di farlo. Stare lì attaccati è così confortevole. Sappiamo chi siamo, il sole ci sfiora con i suoi raggi, giochiamo con le venature della foglia, cantiamo la nostra canzone. Stiamo così bene! Perché mai dovremmo lasciarci cadere? Sarebbe da pazzi!


Dobbiamo crescere. Non possiamo restare "goccia" per sempre. 


Cambiamo, ci trasformiamo, e arriviamo a un certo punto in cui la foglia non ci basta più. Abbiamo bisogno di volare. 

Per farlo dobbiamo staccarci, lasciarci andare. E sappiamo benissimo che questo significa smettere di essere quello che siamo per diventare qualcosa di nuovo. Ed è questa la cosa che ci terrorizza davvero. Quel breve momento in cui non siamo più goccia e non siamo ancora parte del lago. Quel breve tragitto che significa che per essere fedeli a noi stessi dobbiamo prima perderci.
Perdere l'identità che abbiamo avuto fino a quel momento, perdere il nostro punto di riferimento, perdere la nostra foglia. Per diventare qualcosa, qualcuno, che non conosciamo ancora, e che non abbiamo idea di come sarà.

Persi nella nostra paura dimentichiamo una cosa importante. Il sole a un certo punto smetterà di accarezzarci e i suoi raggi diventeranno intollerabili. La goccia evaporerà e prenderà una strada diversa comunque. Solo, non sarà quella che abbiamo scelto.


Non importa a cosa restiamo attaccati. Se non sappiamo lasciarci andare, perderemo comunque la nostra identità. La vita ha un modo tutto suo per portarci a fare delle scelte, per farci crescere, evolvere, comprendere chi siamo. 


Il loto

La simbologia del loto mi ha sempre affascinata. Un fiore così bello e candido che nasce dove nessuno si aspetterebbe di trovare bellezza.

Eppure noto spesso che molti si concentrano solo sul fiore, indiscutibilmente straordinario, dimenticando la foglia. 

La foglia del loto ha una caratteristica che io trovo straordinaria: è altamente idrofobica. Senza entrare in dettagli "tecnici", la sua superficie è fatta in modo tale che l'acqua non aderisce, scivola via, portando con sé tutte le particelle di polvere, i piccoli insetti, lo sporco. Ed ecco che il nostro loto è sempre pulito e candido.


Qualche anno fa, in un orto botanico, ho visto da vicino questo fenomeno. Qualcuno aveva versato delle gocce d'acqua sulla foglia del loto per farci vedere come sarebbero scivolate via, senza lasciare la minima traccia di umidità. Era stupefacente.

Quel giorno ho capito cosa volesse dire davvero "lasciar andare".

Eh sì, perché a volte, per lasciarsi andare, come abbiamo visto prima, bisogna saper lasciar scivolare via tutto quello che ci impedisce di farlo. La paura, il dolore, i pensieri, nostri o degli altri, le parole, le incomprensioni, i mille dubbi.

Non servono.


Non è mica facile. Essere come il loto. Non trattenere alcuna traccia di ciò che non ci serve, che non ci fa stare bene, che non ci rappresenta. Ci vuole coraggio. Ma è l'unica via per restare sempre fedeli a noi stessi.


Il lago

Abbiamo lasciato andare e ci siamo lasciati andare. Che cosa ci aspetta?

Non lo sappiamo. Vorrei poterlo dire, ma ogni salto è diverso, ogni goccia si riunisce in un lago che non è mai uguale a se stesso. L'unica cosa che sappiamo è che la sensazione che si prova per essere rimasti fedeli alla propria natura, per avere avuto il coraggio di gettarsi, è impagabile.


Allora è tutto così facile?

No, io ci lavoro su tutti i giorni da non so più quanto tempo e credo che lo farò fino al giorno in cui i miei occhi si chiuderanno del tutto. Ma credo che sia una delle cose per cui valga la pena sforzarsi. 


In fondo, scoprire cosa c'è dopo il salto è una bellissima avventura!

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