Le Vie della Dea

Da Donna a Dea, lascia emergere la parte più autentica di te

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Mabon: il sacrificio di un Dio

2019-09-17 10:55:47

Mabon era un antico dio gallese della vegetazione e del Raccolto. Il suo nome, significa: " grande figlio". Egli, infatti, è il figlio della Grande Madre Mordred.

Il mito

All'età di soli tre giorni, Mabon viene rapito dalla sua stessa madre, Modron, la Grande Dea del Galles. 

Condotto nell'Annwn, trascorre i suoi giorni nel ventre oscuro della Dea, finché in primavera, viene riportato in vita. 


Mabon è il seme, che viene piantato nel terreno, in attesa di germogliare a primavera. 

La sua storia ricorda moltissimo il mito di Persefone e Demetra. 

Nel mito greco, la giovane Persefone venne rapita dal dio degli inferi e costretta a vivere per sei mesi agli inferi. 

Solo in primavera potrà rinascere, ed abbracciare la madre Demetra. 

Entrambi i miti, raccontano i cicli di vita, morte e rinascita. 

E come sempre, i miti si possono leggere a più livelli. 

Nel mondo fisico, la vegetazione si ritira per prepararsi alla stasi invernale. 

A livello spirituale, la parte giovane di noi si prepara ad affrontare la discesa nei propri meandri interiori. 

Si prepara a morire per rinascere ad un nuovo livello di consapevolezza. 






Il sacrificio del Dio

La storia di Mabon e la storia di un sacrificio. 

Egli è un Dio, come tale regna incontrastato nella sua realtà manifesta. 

Il suo non può essere un semplice "rapimento". 

Piuttosto una resa volontaria alle grandi forze della vita. 

Dio della vegetazione, è il filo d'erba che nutre il bestiame, il frutto che viene raccolto per essere mangiato, il seme piantato nel terreno per garantire un nuovo raccolto. 

Egli si affida alle forze della vita e si tramuta in nutrimento, per permettere agli uomini e agli animali di sopravvivere nei mesi invernali. 


Il suo sacricifio, ci mostra come sia necessario lasciare la presa, affidarsi alle forze intrinseche della vita. 

Lasciare che ciò che deve morire lo faccia, serenamente, in modo da aprire le porte alla rinascita. 



by Selena Chiappori