L'Esperienza creata dalla Vita: la Chiave di Volta

Amore e Accoglienza: l'approccio dell'Operatore di Metamedicina

Claudia Rainville...Mi chiedevo spesso, osservandola da vicino, come potesse una donna alta 1.60, sprigionare cosi tanta energia, tanto coraggio e un immenso magnetismo, anche e soprattutto quando era necessario utilizzasse  una comunicazione autorevole per far comprendere alle persone quanto, in quel momento, non riuscivano a lasciare andare il ruolo di vittime. 

E nel tempo, ho compreso quanto la parola Amore abbia un senso più grande di quello che avevo sempre creduto. 

Amore è Accoglienza, ma è anche la capacità di permettere agli altri di camminare con le loro gambe. 

Ricordo in particolar modo un evento che mi toccò personalmente. 

Perdonare Sè Stessi: il passo verso l'Autostima

Durante un seminario mi ammalai, contraendo (e lo scoprii molto tempo dopo) la legionella. 

La durata di quel seminario era di una settimana: al secondo giorno mi ritrovavo allettata con la febbre a 40.

Non riuscivo a partecipare al lavoro in sala poiché le forze mi mancavano. 

Un pomeriggio, stavo molto male, più che fisicamente si trattava di qualcosa che mi logorava dentro. 

Salii in sala in un momento in cui la febbre era scesa e dissi a Claudia:

"Non ce la faccio, aiutami ti prego...Non ce la faccio da sola". 

Lei, con uno sguardo fatto del più profondo amore, mi rispose:

"Hai in te tutto ciò che ti serve, ma devi giungere al perdono di te stessa".

E' possibile, Laura che questo sia il passaggio obbligato per te? 

E' possibile che tu abbia ancora bisogno di sentirti amata da me come una madre e non voglia assumere da sola la responsabilità di quella bambina che è dentro te e che ti sta urlando la sua rabbia per attrarre la tua attenzione?" 

Questa è l'approccio di chi conosce la Metamedicina

Scoppiai in un pianto come mai mi era accaduto prima. 

Mi sentivo paralizzata per quello di cui stavo prendendo coscienza.

Avevo per tutta la vita aspettato che qualcuno mi raccogliesse mostrandomi il suo amore... 

Aspettavo ancora, a 35 anni, quella madre che mi dicesse 

"Ti amo figlia mia, cosi come sei, perché sei perfetta cosi ai miei occhi".

Tornai in camera annichilita dal dolore. 

Presi un cuscino e cominciai a picchiarlo forte, urlando tutta la rabbia che mi ero tenuta dentro per così tanto tempo, verso una madre che avevo ritenuto non mi amasse. 

La febbre, quella notte, salii oltre i quaranta gradi. 

La Soluzione era in me

Sognai Claudia che, seduta davanti a me, mi ripeteva di stare tranquilla e accogliere quel dolore, comprenderlo e lasciarlo andare. 

Non riuscii ad uscire dal letto in quei giorni e mi presi tutto il tempo per comprendere che quella malattia mi era giunta in aiuto, perché mi fermassi e mi ascoltassi. 

La febbre alta mi impediva di fare qualsiasi cosa, obbligandomi al''immobilità.

Era necessario incontrassi profondamente me stessa. 

Imparai a prendermi per mano e a condurmi alla comprensione, ad essermi madre e padre e a  sentire di essere in grado di  amarmi. 

Mi ci vollero dieci giorni per riuscire a fare i primi passi, poiché le ossa sembravano finite ad una ad una sotto le ruote di un tir, ma furono i dieci giorni in cui avvenne dentro me e a livello profondo, un cambiamento enorme. 

Avevo smesso di sentire rabbia e rancore verso mia madre, ma comprendevo di essere stata molto amata e che ognuno di noi da sempre il meglio di sé stesso. 

Comprendevo che mia madre mi aveva amata secondo ciò che lei aveva imparato, che, quello. era il modo in cui le era stato donato amore dai suoi genitori, e in quell'unico modo lei era stata in grado di trasmettermelo.

Provai tanto amore verso di lei e soffrii per tutto ciò che non aveva ricevuto. 

Concedersi di Ricevere per  Essere in grado di Dare

Per la prima volta riuscivo a volgere il mio cuore a quella madre percependo amore immenso dentro di me.

Durante il seminario successivo, mi avvicinai a Claudia e la ringraziai di avermi fatto comprendere che non si deve cercare di far funzionare gli altri come mezzo per succhiare amore, ma apprezzare coloro che ci mostrano la strada per poter farcela da soli. 

Lei mi guardò e mi disse che mi sentiva molto cambiata, maturata e che sentiva che avrei fatto tanto per la Metamedicina. 

Così e oggi.

Mi occupo di portare alle persone tutto l'amore che ho dentro. 

Sono riuscita a concedermi il diritto di Ricevere prima di Essere in grado di Dare.

E' il solo modo per creare Flusso energetico creativo di scambio.

Mi sono occupata in questi anni, di comprendere che avevo riempito la mia bottiglia di acqua sporca. 

Una volta che l'ho sostituita con quella pulita, oggi è talmente fresca che mi piace poter dar da bere a chi ne vuole. 

Cosi è l'amore quando Gesù dice "Ama il prossimo tuo come te stesso", secondo il mio sentire.

Come avrei potuto prima dare amore incondizionato agli altri se dentro me la mia energia fluiva nel rancore, nel giudizio?