Laura Del Torre

Founder Starter

Favette triestine

2020-10-31 10:58:58

Le tradizioni sono una cosa che dobbiamo custodire e difendere con orgoglio e con amore. Sono storia, cultura, anima: sono le nostre origini, ciò da cui discendiamo. Sono ciò che siamo. Da una ricetta di famiglia...

Ingredienti:

2 hg e mezzo di farina di mandorle

2 hg e mezzo di zucchero semolato

1 bustina di vanillina

1 albume d'uovo montato a neve ferma

1 pizzico di sale


Ingredienti aggiuntivi per le colorazioni*:

2 cucchiai di cacao amaro in polvere (favette marroni)

2 cucchiai di rum (favette marroni)

2 cucchiai di maraschino (favette bianche)

2 cucchiai di alchermes (favette rosa)


*Note:

consiglio sempre di aggiungere 1 cucchiaio alla volta per verificare lo stato di umidità dell'impasto. Non deve risultare toppo appiccicoso o troppo molle.

Procedimento:

mescolare la farina* di mandorle con lo zucchero semolato e la vanillina.

*per contenere i costi, ho acquistato delle mandorle spellate e le ho ridotte a farina usando un frullatore.


Montare a neve ferma l'albume con un pizzico di sale e incorporarlo formando un composto compatto.


Suddividere il composto in 3 parti uguali e procedere con la personalizzazione di sapore e colore.


Preparare delle praline di piccole dimensioni e disporle ordinatamente sulla teglia. 

Preriscaldare il forno a 90-100°C per circa 10 minuti.

Cuocere per circa 25 minuti a 90-100°C.

Trascorsi i 25 minuti, spegnere il forno e lasciarlo chiuso. Le favette dovranno finire la cottura a forno spento. Una sorta di essicazione analoga a quella delle meringhe.

La tradizione vuole che...

- si regalino il 2 novembre alle persone care

- si offrano in dono quando si è ospiti a casa di parenti e amici per mangiarle in compagnia, perchè, come dice un detto triestino...

"Chi magna solo, mori solo!"