La Sardegna attraverso i miei occhi

Fotografia paesaggistica

La forza del mare🌊

2018-09-05 19:42:10

Capo caccia (Alghero)

by Arianna Scardaccio
La Sardegna attraverso i miei occhi

Fotografia paesaggistica

Roccia dell' elefante 📸

2018-09-04 19:28:31

La Roccia dell'elefante è un grosso masso di trachite situato a lato della strada statale 134 dell’Anglona, poco fuori Castelsardo. L’origine di questa roccia è abbastanza singolare: faceva parte del complesso roccioso del Monte Casteddazzu, in seguito staccatosi e rotolato a valle a margine della statale. A seguito di un processo erosivo la roccia ha assunto, sin da epoca antichissima e nell’immaginario collettivo, l’aspetto simile ad un pachiderma primordiale con la proboscide rivolta verso la strada. La Roccia dell'Elefante è conosciuta anche con il nome di Sa Pedra Pertunta, la roccia traforata, con evidente richiamo alle sue forme particolari. Al suo interno sono state scavate, in tempi successivi e su quote diverse, due domus de janas di epoca neolitica. La tomba del piano superiore (o tomba II) è priva dell'ingresso che immetteva alle altre tre cellette comunicanti, mentre quella del piano inferiore (o tomba I) si compone di quattro celle, ed era, in origine, preceduta da un breve corridoio a cielo aperto (dromos) di cui restano poche tracce. Quest'ultima è caratterizzata dalla presenza, all'interno di uno dei vani, di corna bovine scolpite nelle pareti. Le protomi bovine, o le semplici corna, che spesso compaiono scolpite nelle pareti delle domus de janas, probabilmente rappresentavano una divinità taurina, un Dio venerato per la sua forza e legato al concetto di rigenerazione che nell'antichità si accompagnava sempre a quello della morte. Oltre all'iconografia dell'elemento maschile (la protome taurina), è importante notare che nel vano della tomba I sono presenti i segni dell'ideologia funeraria prenuragica tesa a riprodurre gli elementi aarchitettonici della casa dei vivi, quasi a significare uno stretto legame di continuità fra l'esistenza terrena e il mondo dei morti. Tutti questi elementi sembrano caratterizzarela la cella come vano cultuale, destinato probabilmente allo svolgimento dei riti funerari dei parenti, mentre i defunti venivano deposti nelle celle successive.

by Arianna Scardaccio
La Sardegna attraverso i miei occhi

Fotografia paesaggistica

Di fronte al mare di Platamona 🌊

2018-09-04 09:39:18

Lunga (ma poi non così tanto lunga) esposizione per giocare con le onde portate dal vento maestrale 🌊

by Arianna Scardaccio
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