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Donne che si re-inventano dopo i 40 anni

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Business liquido, perfetto per le donne

2021-10-05 17:53:15

Al giorno d'oggi è una grande opportunità

Business Liquido per donne

Per raggiungere la libertà finanziaria è necessario fare un cambio di paradigma e spostarti dal quadrante di sinistra al quadrante di destra dei famosi quadranti del Cashflow di Kiyosaki. Se fino a qualche decina di anni fa per arricchirti facendo l’imprenditrice dovevi costruirti un'impresa di stampo tradizionale (ufficio/capannoni/negozio + dipendenti + spese fisse), al giorno d’oggi possiamo avviare un’attività dal nulla, senza costi fissi, attraverso quello che si chiama business liquido. Puoi cominciare a farlo anche se già hai un lavoro come dipendente, nel tempo libero, invece di guardare Netflix o stare sui social … io per esempio studiavo mentre ero ai giardinetti con i bambini, mentre loro giocavano, al posto di chiacchierare di nulla con le altre mamme.
Per "Business Liquido" si intende un nuovo modo di fare imprenditoria che prevede l’abbattimento dei costi fissi. Nel business liquido infatti i costi fissi di un’azienda si sostituiscono con i costi variabili. I vantaggi di questo tipo di business sono diversi: non si deve avere una sede fissa, un ufficio, negozio o studio che sia e non ci sono bollette da pagare, non ci sono dipendenti e quindi l’ottimizzazione dei guadagni avviene in maniera più facile. Puoi avviare un nuovo business da casa tua, in piccolo.

Come creare un business liquido

Il business liquido ha l’obiettivo di creare aziende ad alto reddito con costi minimi ed in questo Internet ci aiuta moltissimo.
Per creare un business liquido di successo occorre seguire i seguenti passi:

  1. ridurre al minimo, o eliminare del tutto, i costi fissi;
  2. crearsi nel tempo una squadra di professionisti, anche dislocati in punti diversi e geograficamente distanti; 
  3. se necessario, avvalersi di collaboratori o lavoratori freelance, mai assunti;
  4. fare a meno della sede aziendale e dei suoi relativi costi;
  5. incentrare tutta l’impresa liquida su un modello che preveda esclusivamente costi variabili, ovvero costi che cambiano proporzionalmente al fatturato. I costi variabili sono tutti quei costi che variano al variare della quantità che produci. Ciò significa che se si produce zero, i costi variabili saranno zero. I costi variabili più tipici sono i costi per l’acquisto di materie prime, di semilavorati, di prodotti finiti. Poi ci sono altri costi variabili come le utenze, i costi commerciali e alcuni costi di amministrazione.

Molte persone anche in Italia hanno già sperimentato il business liquido, io ne sono un esempio come molti altri imprenditori che conosco. Dipendentemente dalla tipologia e settore in cui si crea la propria start-up si può decidere di investire o meno qualche migliaia di euro di risparmi, senza avere a che fare però con tutti i problemi che normalmente schiacciano gli imprenditori tradizionali. Pensiamo ad esempio a quanti aprono un blog o un piccolo e-commerce e decidono di lavorare online con il web marketing guadagnando 10, 20, 50mila euro al mese, magari rivendendo prodotti e servizi di aziende dove non sono neanche mai entrati. Si può infatti sviluppare un business liquido senza prodotti, o perlomeno senza possederli fisicamente in un magazzino di proprietà, come ad esempio con il dropshipping.
Oltre a quelle appena citate, ci sono tantissime altre idee che si possono sviluppare ed in generale Internet è il mezzo migliore per sviluppare un liquid business, dal momento che ha reso possibile l’abbattimento dei costi fissi, a partire dagli spazi di coworking fino alla delocalizzazione. Oggi tutti possiamo lavorare ovunque e seguire progetti in posti distanti, la recente pandemia ha evidenziato proprio questo aspetto, che in Italia era ancora quasi inesistente. 
Un’azienda liquida ha due compiti principali: lavorare in un contesto che sappia accogliere in modo positivo le nuove idee e avvalersi di collaborazioni con persone che possono realmente dare un valore aggiunto al nostro business.
I collaboratori (non più dipendenti con posto fisso a tempo indeterminato) non devono più recarsi in un luogo fisico e sedersi alla solita scrivania, ma collaborare in ottica di smart working, ovvero lavorare da casa o da ovunque essi vogliano, partecipando a riunioni in videoconferenza e scrivendo e-mail.
Il primo ad introdurre il concetto di Liquid Business in Italia è stato Lorenzo Ait, imprenditore, ideatore e principale esponente di questo nuovo modello organizzativo di fare impresa. Ispirandosi al sociologo e filosofo Zygmunt Bauman, celebre per il suo concetto di società liquida, Ait sostiene che il segreto per avere successo parte dall’accettare che non esistono certezze o regole fisse.

by Ilaria Martini