NULLA CI APPARTIENE

Cielo plumbeo su strade deserte
che a braccetto con l'anima mia
stillano struggente malinconia.
In questi giorni colmi di vuoto,
prepotente ti affacci alla soglia
di indelebili ricordi,
e rivedo quel fiore
che non ebbe pioggia
per sopravvivere.
Filtrava il gelo dalla finestra sghemba,
sbuffava il mantice a ravvivare la fiamma
su tizzoni che adagio furono cenere.
Ho atteso paziente dietro persiane
di speranza, di vederti tornare,
ma forse lassù ti misero sulla mia via
affinché imparassi che nulla
quaggiù ci appartiene.
E da quel seme sofferto
ora è germogliato un fiore
che profuma nuova speranza
di chissà quale prossima vita.

Frassati Emiliana