MEDITARE O NON MEDITARE?
(Molti credono sia una perdita di tempo)
Chiamalo con il nome che preferisci :
•Meditazione
•Centramento (io uso questo)
•Pensare
•Organizzarsi
•programmare
Fallo nella posizione che trovi migliore per te:
•Sdraiato
•In piedi
•Gambe incrociate
•Testa in giù
Fallo dove vuoi :
•In acqua o vicino ad essa (mio preferito )
•Nella natura
•In una stanza
•In Spa
Chiamalo come vuoi,fallo come vuoi e dove vuoi importante e’ che lo fai perché ti può salvare la vita ed e’ essenziale per la tua crescita.
Quanto e’ importante pensare?
Organizzare i pensieri?
Creare una strategia Vincente?
>Ti prendi il giusto tempo per calibrare la tua vita è il tuo business?
🔑IL TERRENO PIÙ INESPLORATO DELLA TERRA E’ QUELLO TRA LE NOSTRE ORECCHIE... 🧠
Organizzare i tuoi pensieri ti porta ad aumentare la tua performance.
Poi lo sai e’ solo un consiglio.
E’ la tua vita non la mia 😉❤️
Nella vita dovete decidere chi volete essere e cosa volete rappresentare per voi stessi e per gli altri.
Molti di voi mi diranno banalmente "a me basta essere me stesso" Ma la verità è che c'è "un me stesso" diverso per ogni azione e per ogni scelta che si prende.
Vivere non è troppo diverso dal dipingere.
Essere umani significa scegliere ogni giorno che colori utilizzare e che vita dipingere. Non c' è miglior strada che quella della consapevolezza verso se stessi e il proprio percorso.
Winai Jäger
1. Per motivare bisogna essere motivati
Tanti capi pretendono e si attendono che il loro team sia sempre motivato, indipendentemente da come il capo si sente o si comporta. Impossibile motivare senza essere motivati. Arrivate al lavoro prima degli altri? Siete sempre entusiasti, positivi, con qualche buona notizia da comunicare a tutti? Avete un obiettivo ben fissato in mente? Se sì, allora potrete comunicare la vostra motivazione. In caso contrario, non riuscirete mai nel vostro intento di avere un gruppo affiatato a vostra disposizione.
2. Ogni motivazione richiede un obiettivo
Senza uno specifico obiettivo non esiste motivazione. La motivazione infatti comporta un impegno rivolto al futuro e, senza un obiettivo, viene a mancare lo scopo. In realtà non solo sono ben poche le persone che si pongono degli obiettivi, ma spesso le persone non hanno neanche delle speranze di miglioramento. Niente propositi, niente traguardi, nessuna aspirazione di fare od ottenere qualcosa. E, quando non si hanno speranze né obiettivi, sopraggiunge inevitabile l’apatia, il peggiore nemico della motivazione.
3. La motivazione deve essere continua
Uno dei pricipali obiettivi delle convention aziendali è motivare i dipendenti. Generalmente questo si ottiene facendo riunire un gruppo di persone, dando loro informazioni sugli obiettivi realizzati, comunicando piani e traguardi per il futuro. Tutto questo rimanda a casa i partecipanti con le batterie ricaricate. Ma non basta. La motivazione è un processo continuo, non un problema da affrontare una volta all’anno. Come viene effettuata la manutenzione periodica di un veicolo, così è necessario “rabboccare” periodicamente la nostra e la motivazione altrui. Come? Cercando di ripresentare il più spesso possibile le circostanze che ci hanno dato la carica in certi momenti. A volte è sufficiente richiamarle alla memoria, per ottenere subito un effetto positivo.
4. Ogni motivazione deve essere accompagnata da un apprezzamento
Infrangete questa legge e nessuno intorno a voi si sentira più motivato. I riconoscimenti possono assumere le forme più diverse: da un trattamento cordiale a una lettera di ringraziamento. Sentirsi apprezzato è un bisogno assoluto per chiunque. Un complimento genuino gratifica e motiva una persona più di qualunque altro incentivo.
5. La partecipazione è motivante
Spesso le persone sono più motivate sul lavoro se sono meglio utilizzate piuttosto che meglio trattate. Se ci si sente coinvolti, è molto più facile mettere energia in ciò che si fa. E’ importante far partecipare più numerose persone possibile a piani, traguardi, obiettivi. Se avete delle idee, ricordatevi che non dovete soltanto comunicarle; dovete invece assolutamente venderle, in modo che chi vi ascolta le faccia proprie.
6. I progressi sono utili per motivare
Quando ci si vede progredire, la motivazione cresce. E, ovviamente, gli insuccessi e gli arretramenti fanno perdere motivazione. E’ lo scoramento che deriva dal timore di ciò che ancora potrebbe andare male. Che si tratti della nostra vita privata o dei nostri affari, un qualsiasi progresso mette voglia di andare avanti. E’ umano. Questa legge va utilizzata, padroneggiata e programmata per sfruttare ogni piccolo progresso in termini di motivazione.