Kheoma Rizzo

Founder Junior

Di Streghe, Animali ed Esseri Fantastici

2019-06-19 18:11:49

Gli animali con cui la strega aveva uno stretto rapporto erano il gatto nero, il rospo, la raganella e il barbagiani, che l'assistevano nelle sue arti magiche.

Nella credenza popolare più diffusa, la strega era identificata con il gatto nero, il rospo, il serpente: si credeva assumesse le loro sembianze per introdursi di notte nelle case e recare malefici.


Il rospo, quando "assisteva" ufficialmente la strega nei suoi riti, era di tipo speciale: aveva due piccole corna, era vestito con una livrea di velluto verde, e stava appoggiato sulla sua spalla sinistra. 

Al rospo va riservata una nota speciale perché la strega, oltre a utilizzarlo come "assistente", ne usava la pelle per la preparazione di determinati unguenti e per potenti sortilegi.

Il veleno che emette il rospo dalla pelle va associato all'amanita muscaria, un fungo velenosissimo, all'ombra del quale il rospo viveva, nutrendosi degli insetti che morivano uccisi dal veleno del fungo; perciò diventava anch'esso velenoso proprio attraverso la pelle che contiene un alcaloide, la bugotemina. 

Adoperata nella preparazione di alcuni unguenti aumentava la chiaroveggenza, il tono muscolare e le energie sessuali. 


Vi erano poi, secondo le circostanze di "lavoro" della strega, la ranocchietta verde, la civetta bianca, il barbagiani, la lepre bianca, il corvo, il coniglio nero, il cuculo, la lumaca, il gallo, il gatto bianco, i pipistrelli. 

La lucertola con due code, molto difficile da trovare, aumentava con il suo potere benefico la propiziazione dei riti, così come la spoglia di serpente da cercare nel periodo della muta. 

Spiriti familiari e spiriti divinatori

Gli spiriti familiari erano spesso folletti, oppure diavoletti, che assumevano le sembianze di animali domestici come topini, gattini, talpe, cagnolini, donnole, rospi e si potevano anche ereditare da altre streghe. 

Il loro compito era quello di essere sempre presenti alle attività magiche della strega e di assecondarla; ma decidevano anche di approvarne o negarne gli spostamenti da casa, se essa voleva assentarsi per faccende casalinghe o per andare a divertirsi. 

Avevano la loro casetta, una scatola di legno per dormire e riposarsi e venivano nutriti con latte, carne di pollo e con qualche goccia di sangue della strega. 


Gli spiriti divinatori erano animali di taglia più grande rispetto a quelli familiari. Essi non appartenevano alla strega, ma servivano da tramite per ottenere divinazioni al momento del bisogno.  Perciò qualunque "incontro" occasionale con un grande come un cavallo bianco, un gattone, un cervo, poteva fare al caso della strega quando doveva divinare.

Traeva infatti responsi dal comportamento e dalle reazioni degli animali. 

Immagine: "The Hungry Reader" - Eileen Sorg

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