Katalin Gauzer

Founder Junior

Come difendersi dall’oidio (mal bianco) nell’orto biologico

2019-06-05 09:38:43

Il “mal bianco” purtroppo è una malattia abbastanza comune e si diffonde velocemente nell’orto. Colpisce prevalentemente le piante della famiglia delle cucurbitacee (zucchine, zucca, cetriolo...) ma può colpire anche la lattuga, le cicorie, la bietola, la fragole, i piselli e la salvia.

L’oidio è una malattia fungina, facilmente riconoscibile per una muffa bianca che interessa gli organi verdi della pianta e, in particolare, foglie, fusti e boccioli. 

Inizialmente appare con piccole macchie bianche sulla foglie per provocare successivamente la necrosi e il deperimento dell’intera foglia e della pianta se non si interviene tempestivamente.

Purtroppo questa malattia è difficile da sconfiggere. Le foglie malate vanno subito tolte ed allontanate dall’orto per evitare un’ulteriore diffusione del fungo. 

La parte restante della pianta non ancora compromessa e le piante vicine soggette a questa malattia devono essere trattate. 

I trattamenti biologi che possiamo utilizzare nel nostro orto sono i seguenti:

  1. Il macerato di equiseto: si usano le foglie e i fusti dell’equiseto. 1 kg di pianta fresca o 150 gr. di pianta essiccata per ogni 10 litri di acqua. Si lascia a macerare in un secchio per 7-10 giorni; inizierà a fermentare e produrre schiuma. Quando la produzione di schiuma si arresta il preparato è pronto. Va diluita 1:5 e spruzzato sulla pianta ogni 2 settimane. 
  2. L’aceto: un cucchiaio per litro di acqua. La soluzione va spruzzato sulle foglie, ma attenzione non abusarne perché troppa acidità può danneggiare la pianta.
  3. Il bicarbonato di sodio o di potassio: 1 cucchiaio di bicarbonato per ogni litro di acqua. Anche in questo caso bisogna fare attenzione a non abusarne per essendo una soluzione basica, si rischia di alterare il pH del terreno.
  4. Lo zolfo anticrittogamico: è considerato l’anti oidio per eccellenza, consentito in agricoltura biologica. È la soluzione migliore e più efficace. Bisogna acquistare lo zolfo bagnabile, diluire 20 grammi per 10 litri e trattare la pianta. Bisogna ricordarsi che se trattate con temperature sotto i 15°C è inefficace e sopra i 30°C, è nociva. Inoltre bisogna aspettare 7 giorni dopo il trattamento se si vuole consumare la parte trattata. 

La temperatura ideale per la crescita del “mal bianco” è attorno a 22-25 gradi, quindi quando le temperature medie sono attorno a questi gradi è meglio fare dei trattamenti preventivi

Bisogna anche tener conto del fatto che le muffe crescono bene se c’è tanta umidità, quindi quando annaffiamo le piante è bene stare attenti a non bagnare le foglie ma solo il terreno. 

Così con pochi accorgimenti riusciamo a limitare lo sviluppo e il diffondersi di questa malattia.