KARATENAUTA

ALLA SCOPERTA DEL MONDO DEL KARATE.

KARATENAUTA

ALLA SCOPERTA DEL MONDO DEL KARATE.

L'IMPORTANZA DELLA PERSONALIZZAZIONE NEL KARATE.

2021-08-19 14:51:01

Nel karate, come in molti altri ambiti, un ruolo fondamentale per ottenere buoni risultati è giocato dalla personalizzazione. Scopriamo insieme i perché.

Oggi più che mai, sentiamo pronunciare questa frase:

"fatto su misura". 

Quando pensiamo infatti ad un qualcosa fatto su misura ci viene spontaneo associarlo ad una maggiore qualità. Ed effettivamente in ogni ambito, campo o settore se una determinata opera, viene realizzata personalizzandola, essa risulta migliore di quelle che tendono alla generalizzazione.

Se prendiamo l'esempio più classico di personalizzazione "su misura" riusciamo facilmente a comprendere questo concetto.

Se una persona vuole comprare un abito e si reca in un normale negozio d'abbigliamento, spesso e volentieri deve optare per l'acquisto di un capo che non sempre è in linea con il proprio fisico. Questo perché ogni persona ha le sue misure e le sue proporzioni.

Può anche capitare che una persona trovi il capo che gli "calza a pennello", ma questa si chiama fortuna. Nella maggior parte dei casi, quando si acquistano indumenti con taglie generalizzate si corre il rischio di non riuscire a soddisfare del tutto le proprie esigenze.

Quando invece ci rechiamo da un sarto che realizza abiti, partendo dal prendere le nostre misure, siamo sicuri che il lavoro finale sarà perfetto per noi.

Questo concetto ormai viene utilizzato davvero da tantissimi professionisti ed il motivo è semplice:

non esiste una persona uguale ad un'altra.

Nel karate, ed in generale nelle arti marziali questo concetto è stato accantonato quando dall'insegnamento a poche persone, si è passati ad i grandi eventi nei quali centinaia di persone si allenano contemporaneamente, guidati da una o poche persone.

N.B.

Io pratico e studio la cultura del karate e del kobudo di Okinawa, due arti marziali originarie di questo luogo ed inseparabili l'una dall'altra. Quando parlo quindi della prima, senza menzionare esplicitamente la seconda è solo per questione di comodità e per evitare continue ripetizioni. Ciò che è valido per una, lo è anche per l'altra.

Uno dei più grandi errori che da tempo viene commesso nell'ambiente del karate moderno è quello di pensare che vi sia un metodo di apprendimento uguale e funzionale per tutti. 

Ad Okinawa invece nella maggior parte dei dojo tradizionali viene mantenuto un metodo di insegnamento fortemente basato sulla personalizzazione. Questo è possibile anche perché i luoghi dove vengono insegnate la arti marziali, sono molto piccoli se confrontati con le enormi palestre delle università giapponesi e delle scuole occidentali. In luoghi più ristretti, durante le lezioni, i praticanti sono contenuti ed il maestro che insegna ha modo di osservare e correggere singolarmente ogni membro.

Inoltre ogni praticante viene istruito sulla base delle proprie caratteristiche, in modo che possa, con il tempo, sviluppare il suo personale "modo" di praticare l'arte marziale. Questo non significa che non esistono delle basi comuni a tutti e che ognuno è libero di praticare come gli pare e piace. I princìpi fondamentali per l'apprendimento del corretto utilizzo del corpo, vengono trasmessi nello stesso modo ma fornendo consigli utili per essere applicati anche da persone molto diverse tra loro.

Questo è indispensabile per consentire alla disciplina, di risultare efficace sia per una persona alta e snella sia per una persona bassa e robusta. Entrambe devono essere in grado di applicare i concetti fondamentali sfruttando le proprie caratteristiche, coscienti dei propri punti di debolezza e di forza.

Nell'insegnamento di "massa" questa importante caratteristica viene meno ed il rischio che si corre è quello di creare praticanti non in grado di adattare la pratica alla propria natura. Di conseguenza si ottengono questi risultati negativi:

  1. praticanti non consapevoli delle proprie ed altrui qualità;
  2. inefficacia dell'arte se vi è la necessità di utilizzarla;
  3. perdita di studenti che cercano risposte in altri stili e/o discipline;

La personalizzazione è fondamentale per la formazione di praticanti in grado di sentirsi a proprio agio con i propri mezzi e capaci di sfruttare a proprio vantaggio i punti deboli dell'avversario. 

Come ogni serio professionista moderno, in grado di capire le esigenze del proprio cliente e capace di strutturare un piano personalizzato partendo dalle caratteristiche e dalle risorse a sua disposizione, il maestro di karate deve analizzare ogni suo allievo per aiutarlo a crescere dando valore alle sue potenzialità.

Sarà la costanza della pratica nel tempo a fornire al praticante la maestria necessaria a padroneggiare l'arte facendola propria. 

CONCLUSIONE

Durante i seminari che riuniscono centinaia di persone è molto difficile riuscire a ricevere questo tipo di insegnamento personalizzato ma invito le persone che praticano quest'arte marziale, ad osservare se nella propria scuola viene posta l'attenzione a questo aspetto, durante le normali lezioni settimanali.

Se così non fosse l'invito è quello di ricercare scuole nelle quali viene insegnata l'arte marziale ad un numero di persone adeguato alla personalizzazione. Sono sicuro che esistono maestri capaci di far questo anche con davanti decine di persone che praticano.  Sono casi rari e comunque facili da riconoscere dall'occhio attento.

Ad Okinawa, questo tipo di insegnamento è vivo e viene tramandato da generazione in generazione. Esistono anche diversi stranieri, tra cui alcuni italiani, che hanno appreso questo metodo nel luogo di nascita del karate ed ora lo insegnano anche nella nostra penisola. 

Siate sempre curiosi e non accontentatevi di quello che trovate "fuori casa". Se avete bisogno di informazioni al riguardo sono più che disponibile ad aiutarvi.

Fatemi sapere se questo contenuto vi è piaciuto.

Io vi auguro come sempre,

una buona vita...


by Alessandro Rebuscini
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