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Sorano, la Matera della Toscana

2020-04-22 14:26:47

Sorano è definita la Matera della Toscana, per la sua particolare caratteristica urbanistica di numerosi edifici rupestri scavati nel tufo, che ricordano i celebri Sassi di Matera...



Un borgo medievale che ricorda il glorioso passato delle nobili famiglie romane, le sorgenti termali e le chiese ricche d’arte: è Sorano, la “Matera della Toscana”. 

Titolo conquistato grazie ai suoi villaggi rupestri e le suggestive vie delle cave frequentate dal periodo etrusco. 

È quanto offre il borgo di Sorano; le terme sono un serie di sorgenti a 3-4 chilometri a sud del paese nell’Area del Tufo, in provincia di Grosseto.

La presenza nella zona di Sorano di acque benefiche era nota fin dal periodo medievale, quando fu costruita la Pieve di Santa Maria dell’Aquila (un edificio religioso romanico) proprio sopra una delle sorgenti. 

Il luogo fu utilizzato dalle nobili famiglie degli Aldobrandeschi e poi dagli Orsini per i bagni; le terme furono abbandonato in epoche recenti, quando caddero in un lento degrado.
All’inizio del nuovo millennio una serie di lavori ha portato al recupero e alla valorizzazione e alla costruzione di un moderno stabilimento.


Tutt’intorno al paese si estendono vigne alternate a macchie, uliveti, campi di grano e allevamenti di pecore. 

Questa vocazione agricola ha fatto sì la zona si stia affermando per l’alta qualità di prodotti tipici maremmani, compresa un’importante produzione casearia. 

Tutto il territorio è ricco di fortificazioni medioevali come il Castello di Montorio, la Rocca di Castell’Ottieri, e il Castello di Montebuono.

Più che unico nel suo genere è il parco archeologico della Città del tufo dove si ritrovano i maggiori tesori storici, archeologici e culturali di questo territorio. 

Qui si possono ammirare, oltre alla Chiesa di San Sebastiano e la Rocca Aldobrandesca, le necropoli scavate nella roccia dagli etruschi e oggi inserite in un ambiente naturale di grande suggestione.
Da non perdere una passeggiata tra le suggestive Via cave, degli affascinanti passaggi scavati nella nuda roccia nel territorio compreso tra Sovana, Pitigliano e Sorano.

Tra le splendide tombe antiche, è da segnalare almeno quella monumentale detta di Ildebranda, capolavoro tra i sepolcri che rappresentano il passaggio dall’Etruria arcaica a quella prossima a soccombere a Roma e al suo Impero.
Protette e avvolte da una folta vegetazione che ne esalta il fascino e il mistero, vi sono anche le tombe rupestri, la più nota delle quali è la Tomba della Sirena, ritrovata nei pressi della “città perduta” di Vitozza.

Le grotte che ospitano queste tombe sono quasi spoglie in confronto alle altre, ma non risultano meno affascinanti. 

Erano un tempo probabilmente utilizzate per l’allevamento dei piccioni o come inceneritori e poi, in epoca romana e medievale, adattate ad abitazioni, stalle o cantine.


Per una vacanza all’insegna del benessere e del relax, programmate il soggiorno a Sorano presso le terme, che si trovano in località Santa Maria dell’Aquila. 

L’acqua termale sgorga da più sorgenti disseminate lungo un torrente e un ruscello minore.
La temperatura dell’acqua alla sorgente è di 37°C e godersi i suoi benefici è possibile all’interno dello stabilimento.

Le acque minerali sono particolarmente indicate per chi soffre di patologie dermatologiche.

La foto sopra é la Porta dei Merli, denominata anche Porta di Sotto, si trova ai piedi del Masso Leopoldino.
Ai lati della porta sono ancora visibili le aperture verticali per le catene del ponte levatoio.
Superata la Porta al di fuori del centro storico si va verso il fiume Lente che scorre proprio al di sotto del borgo medioevale di Sorano e che rappresenta un percorso di altissima valenza naturalistica, ambientale, storico-culturale ed archeologica.