Libri & Scrittura
Ero seduta sullo sgabello
Mi vesto perché spoglia e
mi hai posseduta interamente
l'hai fatto corpo a corpo
e ora lo stai facendo con la mente.
Sei Vestita color panna con scollatura da paura
e si intravedono i capezzoli gemelli,
calze e stivaletti marroni arrivano poco sopra le caviglie,
capelli bagnati labbra infuocate sgabello guarda avanti
tu stropicci gli occhi indietro... mi guardi sei eccitata non é un segreto.
Le mani unite sul tavolo tu che sfili le mutandine,
ti alzi allunghi le mani e alzi un piede lo stivaletto tocca lo sgabello
e si intravede...
quel tuo fascinoso fondoschiena l
a bocca al suo interno eterno diadema
Io avanzo verso il tuo verbo tu lasci cadere il vestito
che ora scivola sulla pancia imprigionato dalla schiena.
Tu abile fletti in avanti mi inviti sull'altalena
io in ginocchio mi prostro ed inizio a baciare ogni tuo pertugio,
poi mi alzo ed incominciamo a remare
tu fai l'onda io con il remo ti porto a sudare,
completamente complici ormai i nostri corpi son sdraiati
al tavolo un ultimo lamento di ciò che non trattengo
seme di sentimento dentro.