INTOLLERANZE ALIMENTARI ... uno stato di stress cronico PT 2

...CONTINUA... la salute dipende da un delicato equilibrio tra componenti di varia natura, non ultimo lo stato psichico.



Al "pericolo" segue la "paura" con concomitante aumento della pressione arteriosa: questo per far fronte all'emergenza. Talvolta la ripetizione cronica di situazioni di stress nella vita quotidiana porta l'organismo ad interpretarecome paura anche situazioni innocue di tensione quali piccoli problemi lavorativi o di relazione.



In questo caso certi meccanismi sani (come quelloche regola la pressione arteriosa nelle situazioni di emergenza) tendono aperpetuarsi, impedendo il ritorno dell'organismo alle normali condizioni diriposo (vedi pressione alta cronica per ragioni psicologiche).



Permolti anni anche nel mondo medico si è sostenuto che le intolleranze alimentari fossero un fenomeno di carattere nervoso. Pazienti con malesseri inquadrati in una diagnosi di tipo psichico emotivo non hanno trovato giovamento dall'approccio psicologico ma sono stati curati da una terapia basata sul recupero dellatolleranza alimentare.



Gli studi più recenti hanno documentato relazioni importanti tra fenomeni allergici, disturbi del comportamento o disagio psichico; e come l'esistenza di una ipersensibilità alimentare possa determinare fenomeni di tipo neurologico invece di esserne la conseguenza.

L'ipersensibilità alimentare può indurre uno stato di affaticamento nonchè uno stimolo irritativo persistente anche a livello del sistema nervoso centrale, che può determinare possibili alterazioni a livello di comportamento.




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