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El Sauzal addormentato
https://www.ilsitodiemily.it/el-sauzal-addormentato-poesia/
Riprende il canto
al Sauzal addormentato
Luci alle finestre
quasi ridenti
e la calima
trova la via del ritorno
Odorosa melodia
offre la notte
– la propria giovinezza –
e lascia che mani frondose
di merletti e amori
cadano nude
sul corpo immacolato
scrivere
Buonanotte con un racconto
https://www.ilsitodiemily.it/beccolungo-la-storia-del-pappagallo-zuma/
Beccolungo. La storia del pappagallo Zuma Racconto e illustrazioni di Beatrice Mingione e Cinzia Tomassini, 2021
Un pappagallo di nome Zuma ma, chiamato da tutti Beccolungo, viveva sull’isola di Mayda. Zuma era lo zimbello di tutti gli uccelli e, persino la maestra lo prendeva in giro.
Nell’isola di Mayda, tutti i volatili andavano a scuola per apprendere a vivere insieme ed essere controllati. Infatti, già al momento dell’iscrizione, ricevevano un chip.Però, Zuma era riuscito a toglierselo. Sull’isola di Mayda, spesso, c’erano terremoti di differente densità. Ma a Zuma la lava e le scosse non gli facevano assolutamente niente.Poteva persino toccarla la lava.
Beccolungo e il regno di Velenia
Zuma, detto beccolungo, aveva perso tutta la sua famiglia in una guerra terribile, quando gli abitanti dello scellerato regno di Velenia avevano declamato di catturare tutti i pappagalli dal becco lungo di Mayda per carpire i loro segreti e rubarne tutti i poteri. Come facevano a non bruciarsi? Perché la lava non poteva recar loro alcun danno? Si credeva infatti che questi fossero magici. Disgraziatamente, durante l’assalto, i poveri animali morirono.Dunque, Zuma era l’unico rimasto della sua specie. Si vociferava di un superstite ma nessuno poteva dire di averlo incontrato.
In ogni caso, dopo la guerra, il governo di Velenia aveva organizzato un comitato di dura sorveglianza e serrato controllo.
Beccolungo e le sue storie
Intanto Zuma era diventato un punto di riferimento, perché per rendere la vita meno dura ai suoi simili, aveva iniziato a raccontare delle storie. Erano racconti piacevoli, di terre dove la pace era coltivata e cresceva come il prezzemolo e tutti, in quei luoghi, vivevano contenti, senza trappole né tranelli. Quindi, la vita di Beccolungo seguiva quasi serena e a scuola nessuno lo prendeva più in giro.Qualcuno addirittura pensava che Zuma fosse un eroe e che prima o poi sarebbe arrivato il momento della liberazione.
Beccolungo e il pericolo imminente
Un giorno, però, gli umani si nascosero nella foreste e organizzarono dei piani orribili. Il loro intento era quello di catturare tutti i pappagalli del pianeta. Si erano resi conti che erano dei volatili super intelligenti e che sapevano creare delle comunità super organizzate. Inoltre, negli ultimi anni, erano riusciti a scappare da molte abitazioni e avevano formato delle vere e proprie colonie nei parchi, sulle isole, nei giardini delle città, ovunque.Iniziarono a girare delle voci sulla provenienza dei pappagalli. Si pensava che fossero giunti sulla terra da un pianeta lontano e scomparso. Allora furono progettati dei droni quasi invisibili per controllare ogni luogo, ogni piccolo angolo. Tutti erano spiati senza che nessuno se ne rendesse conto. Addirittura, furono costruite delle trappole tanto minuscole quanto letali.
Beccolungo e la caccia
Una mattina, Zuma, mentre stava andando a scuola, avvertì che qualcosa di brutto era accaduto. Tutto sembrava insolitamente silenzioso e l’aria odorava di pericolo. Alcune nazioni che in quel momento stavano vivendo una certa ripresa economica, avevano deciso di coalizzarsi con Velenia per studiare da vicino l’intelligenza dei pappagalli e per deportarli in certe zone che erano già state predisposte per gli esperimenti. Con un piano davvero crudele, in una sola notte, furono catturati tutti i pappagalli. Almeno così si credeva.Nella cattura, purtroppo, morirono tanti cacatua, cenerini, amazzoni, cocorite… Soprattutto, pulli e mamme che stavano covando. Tutti gli animali del pianeta, provarono un grande dolore. Solo gli uomini non riuscirono ad avvertire quello strazio, il lezzo della morte e il puzzo della malvagità. Per giunta, quando si accorsero che tra le prede mancava il pappagallo più ricercato, l’ira si vestì di fiamme e accese tutti i roghi della cattiveria. Iniziò una vera e propria caccia spietata.
Beccolungo e la decisione finale&