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“I Fiori di Castellaro Lagusello” – uno dei borghi più belli d'Italia
“I Fiori di Castellaro Lagusello“ - uno dei borghi più belli d'Italia, un borgo medievale che si addobba con fiori e piante lungo le vie ed all'interno dei cortili
A Castellaro Lagusello, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, ogni anno tra fine aprile ed inizio maggio ha luogo una manifestazione che si snoda lungo le vie ed all'interno dei cortili di questo bellissimo borgo medievale, tutti addobbati con fiori e piante.
La manifestazione si chiama
"I FIORI DI CASTELLARO LAGUSELLO"
Io ci sono andata parecchie volte, sia perché adoro questi borghi medievali sia perché mi piace molto il mondo dei fiori e delle piante. L’ultima volta ci sono andata nel 2018 con un gruppo di amici che provenivano da diverse città del Veneto, chi dalla provincia di Treviso, chi di Padova e chi di Venezia, e tutti sono rimasti molto entusiasti di vedere questo bellissimo borgo che in questa occasione si colora e si profuma.
La manifestazione è una mostra mercato floreale che si snoda lungo le vie del borgo medievale, all’interno dei cortili tutti addobbati con fiori e piante. Floricoltori, vivaisti, espositori selezionati ed artigiani creativi del verde sono i protagonisti assoluti di questo evento, tra colori e profumi.
Dedico a tutti voi che mi state leggendo questo video di presentazione che ho realizzato con una sequenza di immagini che illustrano le vie del borgo addobbate con fiori e piante.
Buona visione
CASTELLARO LAGUSELLO
Questo evento floreale ha luogo in questa località del mantovano, una frazione del comune di Monzambano. Castellaro Lagusello è un borgo medievale, immerso tra il verde delle Colline Moreniche ed il lago di Garda.
Un po' di storia
Questo borgo ha una storia antica e ha fatto parte a lungo di controversie tra le città di Verona e di Mantova per la sua posizione strategica.
La costruzione del borgo fortificato si fa risalire all’XII°- XIII° secolo. In un documento di Papa Eugenio del 1145 è riportato l'elenco delle pievi dipendenti dalla diocesi di Verona ed è citata per la prima volta la "plebem de Castellaro".
Il 23 giugno 1391 Giovanni Galeazzo Visconti, signore di Milano e di Verona, ha ceduto il fortilizio a Francesco Gonzaga, signore di Mantova, ma lo ha ripreso l’anno successivo tenendolo fino al 1405 quando Castellaro passò di nuovo ai Gonzaga restando in loro possesso fino al 1441. In quell'anno passò sotto la sovranità della Repubblica di Venezia che se ne appropriò per circa 200 anni.
Nel 1637 la Serenissima si disfò della piccola fortezza per venderlo ad una famiglia nobile. Castellaro ed il lago vennero messi all'asta e comprati per 545 ducati dai Conti Arrighi. La struttura rimase quella della corte medievale, con mura merlate atte a contenere il borgo. Si sono salvate le antiche mura guelfe, la pavimentazione in pietre di fiume, i sassi a vista della canonica e delle case.
Il borgo medievale
Il piccolo borgo di Castellaro Lagusello è orlato dalle antica mura merlate guelfe.
Si accede nel piccolo borgo dal lato settentrionale attraverso un’ampia porta che era dotata fino al Settecento di un ponte levatoio, e di fronte un'alta torre quadrata detta dell’Orologio.
Proseguendo la nostra passeggiata, si possono scorgere la pavimentazione in pietre di fiume, i sassi a vista della canonica e delle case. Inoltrandosi nel borgo, si incontra la piccola chiesetta barocca dedicata a San Nicola risalente al 1145 che custodisce al suo interno una preziosa Madonna in legno del Quattrocento, una Via Crucis ed una serie di Misteri del Rosario ed inoltre tele del 1600-1700.
Percorrendo ancora i vicoletti si giunge alla piazzetta terminale su cui si affaccia l’ottocentesca Villa Arrighi che oggi è di proprietà privata dei Conti Toccoli ed è visitabile su richiesta.
In fondo allo stesso vicoletto dove si trova la villa si scorge il laghetto a forma di cuore, ornato di canne palustri e della rigogliosa natura intorno.
Castellaro Lagusello fa parte del club “I Borghi più belli d’Italia” ed inoltre è bandiera arancione del Touring Club Italiano. Dal 2011 il borgo è stato riconosciuto patrimonio Unesco denominato “Antichi insediamenti sulle Alpi” grazie a ritrovamenti archeologici palafitticoli della zona.