IL LIBRO ROSSO DI JUNG

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SIMBOLOGIA DELLA ROSA

2022-05-01 12:24:55

La rosa, simbolo fondamentale dell’alchimia, divenne la base di molti testi chiamati “Rosarium”, testi che trattano della relazione tra il re e la regina archetipici. La rosa viene definita "Fiore del Saggio”, e considerata simbolo di transizione e passaggio per il raggiungimento della perfezione, in quanto simbolo dell’operazione di Congiunzione, di Matrimonio Mistico degli opposti. Rappresenta la rigenerazione delle essenze separate e la loro resurrezione su un nuovo livello...

SIMBOLOGIA DELLA ROSA

La rosa, simbolo fondamentale dell’alchimia, divenne la base di molti testi chiamati “Rosarium”, testi che trattano della relazione tra il re e la regina archetipici. La rosa viene definita "Fiore del Saggio”, e considerata simbolo di transizione e passaggio per il raggiungimento della perfezione, in quanto simbolo dell’operazione di Congiunzione, di Matrimonio Mistico degli opposti. Rappresenta la rigenerazione delle essenze separate e la loro resurrezione su un nuovo livello.

Attraverso questo splendido fiore la natura ci rappresenta l'emanazione dell'Assoluto, che per l'ermetismo alchemico è un campo di energia e di creatività costante, ma indeterminato e indefinito, dato che tale energia e creatività è eterna ed infinita.

Nelle religioni la rosa simboleggia la Madre fecondata dal Padre, che ha generato il Figlio tramite lo Spirito Santo, che è percepibile anche fisicamente, tramite la sua particolare essenza profumata.

Carl Jung nella pratica della psicoterapia, considera la rosa la base archetipica dell’amore: “La totalità, che è una combinazione di ‘io e te’, fa parte di un’unità trascendente la cui natura può essere afferrata solo in simboli come la rosa o la coniunctio. “

Nell’alchimia la rosa rossa è considerata un principio maschile, attivo, espansivo dello spirito solare (zolfo), in cui la rosa bianca rappresenta il principio femminile, recettivo, contrattivo dell’anima lunare (Sale). La combinazione di rose bianche e rosse (spirito e anima) simboleggia la nascita del figlio del filosofo (Mercurio). Durante l’operazione di Congiunzione, la relazione tra la rosa rossa maschile e la rosa bianca femminile è la stessa relazione raffigurata nelle immagini alchemiche del Re Rosso e della Regina Bianca o del Sole Rosso e della Luna Bianca. La Rosa bianca era associata alla pietra al bianco della “piccola opera”, mentre la Rosa rossa era collegata alla pietra al rosso della “grande opera”, la Rosa azzurra era la figurazione dell’Impossibile, inoltre ciascuno dei sette petali della Rosa alchemica evocava un metallo, un pianeta o un passaggio dell’Opera.

La rosa ha evidenti connessioni con l’energia sessuale nell’alchimia. Il “sangue color rosa del redentore alchemico” o la “tintura rossa calda” erano riferimenti ad effetti curativi di energia sessuale purificata (alchemicamente distillata o sublimata).

L’alchimista Daniel Maier discute il simbolismo della rosa nella sua Septimana Philosophica : “La rosa è la prima, la più bella e perfetta dei fiori". È custodita perché è vergine e la guardia è una spina. I giardini della filosofia sono piantati con molte rose, sia rosse che bianche, i cui colori sono in corrispondenza con oro e argento. Il centro della rosa è verde ed è simbolo del Green Lion.

Anche se una rosa naturale è un piacere per i sensi e la vita dell’uomo, a causa della sua dolcezza e salubrità, anche la Rosa filosofica esalta il cuore e dà forza al cervello. Proprio come la rosa naturale si rivolge al sole e viene rinfrescata dalla pioggia, così la Materia filosofica è preparata nel sangue, cresciuta nella luce, e da questi resi perfetti.

La struttura della rosa, sembra nascondere un nucleo interiore segreto. “Il mistero brilla nel letto di rose e il segreto è nascosto nella rosa”, scrisse l’alchimista persiano del XII secolo Farid ud-din Attar.

Rappresenta anche il processo di purificazione per rivelare la propria essenza o la “perla" interiore.

L’alchimista spirituale sufi Rumi descrisse questa idea quando scrisse: “Nell’infinito deserto del dolore più secco, ho perso la mia sanità mentale e ho trovato questa rosa “.

Le rose sulla croce sono l'allegoria dell'esistenza individuale rivolta alla ricerca spirituale, esistenza che affronta il calvario mortificante della croce o la lavorazione nel crogiolo alchemico, per essere raffinata negli elementi terra, acqua, aria e fuoco, tramite le prove dolorose e impegnative della vita, rappresentate dalle spine della rosa. Il testo di Fludd intitolato Clavis Philosophiae et Alchymiae (1623) dipinge, ad esempio, una rosa al centro di una croce, verso la quale vola l’ape partita dall’alveare. Intorno alla rosa si legge l’iscrizione latina: "Dat mel at apibus". Spesso, infatti, la rosa alchemica è raffigurata circondata da api che le volano intorno, visto che il simbolo dell'ape rappresenta la virtù operosa e quindi anche l'operatività alchemica per l'estrazione dalla materia grezza della Quintessenza, che è associata alla produzione del miele.

Legata al cerchio, simbolo del cielo e del disco solare, troviamo un’interessante stilizzazione della Rosa nei rosoni che, insieme alle finestre a feritoia laterali, illuminavano le vaste e scure cattedrali gotiche. I rosoni nel rappresentare, per la loro forma, la bellezza e la perfezione della Creazione, sono altresì proiezioni del mistero di Dio-Luce e Fonte di vita. Queste finestre, porte di comunicazione tra il mondo divino e quello dell’uomo, sono più ampie nella parte rivolta all’interno e più strette in quella che guarda l’esterno, poiché la luce, specchio della Rivelazione Divina, penetra nella chiesa, simbolo dell’interiorità dell’uomo, attraverso piccoli spiragli, ma subito si diffonde nell’esperienza della contemplazione.

(Tratto liberamente da Iridediluce wordpress-La rosa del giardino

Il Libro Rosso di Jung, Riflessioni e immagini.

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