Ilenia CefalÍ ~ Artist

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LA VETRINA

2018-10-08 19:48:39

Al pubblico, probabilmente, la vetrina potrà sembrare soltanto un contenitore, un mezzo di comunicazione che informa sugli articoli in vendita, ma per i professionisti non è un semplice lavoro: è uno stile di vita.

La storia della vetrina

L’immagine che una società comunica di sé è una parte importante del suo patrimonio. Prima ancora dei negozianti esistevano i nomadi, quelli che ora chiamiamo venditori ambulanti, che provenienti da paesi lontani venivano a proporre le merci che gli artigiani locali non producevano. Nasceva così il commercio e con esso i primi depositi, nei quali era possibile visionare la merce posta semplicemente a terra o su gli scaffali. Questi commercianti furono subito imitati dagli artigiani che cominciarono a porre sul davanzale della bottega alcune mercanzie. Dal deposito, alla bottega, al negozio, dalla finestra alla vetrina il passo è stato breve. Infatti presto i commercianti si accorsero del vantaggio di disporre di quelle spaziose finestre ed inoltre del non dover più lasciare la merce alle intemperie. Questa naturale evoluzione portò quindi a trasformare questi interni in veri spazi espositivi. Da allora col passare del tempo i criteri e le logiche espositive si sono perfezionati e devoluti. Si arriva così al termine di questo lungo processo all’affermarsi della figura del –Vetrinista prima e del Visual Merchandiser poi. Questi professionisti sono oggi gli artefici e i promotori principali dell’immagine del punto vendita.

LA COMUNICAZIONE E L’IMMAGINE DEL PUNTO VENDITA.

La vetrina è senza dubbio il principale mezzo di comunicazione con il cliente. Da sempre rispetto ad altri strumenti, trova una pronta applicazione nella cosiddetta “comunicazione immediata”. Infatti la vetrina permette di far passare all’esterno un messaggio catturando l’attenzione del cliente, incuriosendolo ed invogliandolo ad entrare nel punto vendita. La vetrina ha inoltre il compito di “raccontare” la tipologia e l’anima del negozio. Essa può indicare perfino il tipo di rapporto che il p.v. ha con la clientela. Senza parlare delle merci che già dal modo in cui sono state scelte e presentate, comunicano la realtà di vendita del negozio stesso. Ci sono due tipi di domande che inevitabilmente il cliente si pone di fronte ad una vetrina prima di entrare e cioè: “Questo negozio è per me?”, oppure “merita la mia fiducia?” Ne consegue che le merci devono essere parte integrante del negozio al fine di consentire la selezione della propria nicchia di clientela e cercare di allargarla nel tempo. Ma perché si fa vetrina? Innanzitutto;

1. per trasferire un’immagine del p.v. e per far capire al potenziale cliente che tipo di merce potrà trovare all’interno.

2. per promuovere e conseguentemente vendere determinati prodotti o articoli.

;La vetrina svolge poi una serie di servizi:

- estetico: in quanto si inserisce in un contesto urbano e contribuisce a rendere la strada più elegante e prestigiosa;

- informativo: trasmette al pubblico le tendenze e gusti del mercato;

- pubblicitario: una bella vetrina è sempre un buon biglietto da visita;

- commerciale: un’accattivante esposizione del prodotto attrae il potenziale cliente e fa vendere.