Psicologia & Relazioni
Schiava/o o Slave o sottomessa/o
Nel rapporto di dominazione/sottomissione ricoprire il ruolo dello Slave o Schiavo non è sinonimo di debolezza.
Ogni espressione trova nell'opposto il riconscimento della sua esistenza.
qualcuno è quel sentimento del plurale fortemente ricercato, viene visto come valore guida, difficile da raggiungere nelle relazioni tipiche, dona il senso del "far parte" di qualcuno e qualcosa, è un sentimento molto profondo e coinvolgente in cui l'uno mette completamente a nudo se stesso agli occhi dell'altro e si dona incondizionatamente.L'appartenenza a
In questa relazione il dominato instaura con se stesso, nel progredire dello scambio, un equilibrio mentale, esperienziale, morale e spirituale.
E’ facile cadere nel pensiero che il soggetto che assume il ruolo di Schiavo, sia alla ricerca dell'appagamento di frustrazioni, di pareggiamento dei conti, di torti subiti nell'infanzia oppure di reiterazione di sensazioni delle violenze subite.
Solo così potrebbe accettare un rapporto di sudditanza che gli toglie la libertà di decidere su parte della sua quotidianità. Questo è quello che molti possono pensare.
In alcuni casi, quelli marcatamente masochistici, può essere vero.
In altri, dove la componente masochistica è più temperata e preponderante è l’idea della sudditanza alla volontà di un altro, i fattori sottesi sono differenti.
Ci sono casi in cui il sottomesso decide di essere tale per bilanciare un ruolo gestito nella vita di tutti i giorni che lo porta, per cause di forza maggiore, all'intransigenza più spinta, se non alla mancanza di empatia.
Per loro diventa un modo per pareggiare i conti con la vita, un'auto punizione che va a bilanciare la loro durezza comportamentale o l’assenza di umana pietà.
E' il sottomesso che ha il potere di determinare chi lo domina
In alcune circostanze la/o Slave arriva a desiderare dalla figura autoritaria il controllo delle sue scelte di vita e sui comportamenti da adottare, oltre ad essere aiutato a vincere paure e timori.
L'interazione tra sub e il suo dominante diventa, per scelta di entrambi, tanto pervasiva da dilatarsi in maniera continua, giorno dopo giorno, a volte per tutta la vita.
Questi rapporti che implicano la devozione e l'ubbidienza 24 ore su 24 sono detti rapporti 24/7.
Le relazioni di questo tipo implicano continui scambi ritualizzati e simbolici di potere che rinforzano il legame psico-affettivo.
Un altro aspetto molto importante è il senso del possesso, percezione fondamentale per lo slave sentire di appartenere al suo dom.
Nella volontà di mettere a disposizione: mente, corpo e anima vi è sotteso un desiderio di fusione emotiva e spirituale tanto forte da erotizzare questo sentimento.
In questo tipo di rapporto non sono solo i sentimenti e le aspettative che si mettono in gioco ma le paure, i bisogni inconfessati, i vizi e le dipendenze.
Son legami forti e profondi che danno scariche emozionali che, a volte, hanno funzione catartica.